REDAZIONE SALUTE

Bronchiolite, così la Lombardia ha fatto crollare i ricoveri tra i neonati: “Picco superato, risultato incredibile”

L’assessore al Welfare Bertolaso: determinante la somministrazione degli anticorpi monoclonali a tutti i nati dal primo di gennaio 2024

La bronchiolite da Rsv, prevenibile con l’anticorpo monoclonale, può far finire i bimbi piccoli in terapia intensiva

La bronchiolite da Rsv, prevenibile con l’anticorpo monoclonale, può far finire i bimbi piccoli in terapia intensiva

Milano, 30 gennaio 2025 – "Il picco della bronchiolite, cioè il virus sinciziale respiratorio che colpisce moltissimi nati nel primo anno di vita, l'abbiamo superato". Lo ha assicurato Guido Bertolaso, assessore al Welfare della Regione Lombardia, a margine dell'evento 'La Ripartenza, liberi di pensare', in corso a Milano.

I dati raccolti attraverso il Sistema di Sorveglianza Sindromica degli accessi in Pronto Soccorso in Lombardia mostrano "una significativa riduzione"degli accessi in Ps e dei ricoveri per bronchiolite nei neonati sotto l'anno di età rispetto agli anni precedenti. Durante le stagioni invernali 2022-23 e 2023-24, il numero di accessi è stato di circa 5.800 casi per anno. Invece, nel periodo compreso tra settembre 2024 e il 19 gennaio 2025, il numero di accessi è stato pari a circa 1.500. Per quanto riguarda i ricoveri da Pronto Soccorso, il numero si è ridotto da circa 2.350 negli inverni 2022-23 e 2023-24 a meno di 600 nella stagione invernale in corso.

Per contrastare l'impatto del virus respiratorio sinciziale, dal 10 ottobre la Lombardia, ricorda la Regione, ha avviato una campagna di immunizzazione rivolta ai neonati nati dall'1 gennaio 2024, mediante la somministrazione di un anticorpo monoclonale specifico. L'obiettivo della campagna è la protezione dei bambini dalle forme più gravi dell'infezione, riducendo il numero di casi gravi e il conseguente sovraccarico delle strutture sanitarie.

"Guardando i numeri del 2020/2021/2022/2023 e di quest'anno, per quello che riguarda i ricoveri di neonati in ospedale, nei pronto soccorsi e della terapia intensiva – afferma- fino all'anno scorso abbiamo avuto mediamente 6.000 neonati all'anno che venivano ricoverati, 1.500 dei quali finivano in terapia intensiva. Utilizzando una modalità di prevenzione tramite la somministrazione degli anticorpi monoclonali a tutti i nati dal primo di gennaio 2024 fino ad oggi, abbiamo avuto un crollo dei ricoveri e dei ricoveri soprattutto in terapia intensiva neonatale: siamo passati da 6.000 ricoveri all'anno e da 1.500 accessi alla terapia intensiva, a poche centinaia di casi". Si tratta, sottolinea, di "un risultato straordinario di cui daremo i risultati finali alla conclusione dell'inverno, ma sappiamo già che il picco della bronchiolite l'abbiamo superato".

"Oltre 52.000 bambini hanno ricevuto l'anticorpo monoclonale – ha concluso Bertolaso – con un impatto positivo analogo a quanto osservato nei paesi che hanno adottato strategie simili". Questa riduzione "rappresenta un importante traguardo sia per la salute dei neonati e il benessere delle famiglie, sia per il sistema sanitario - ha aggiunto -, contribuendo ad alleggerire il carico sui Pronto Soccorso e sui reparti di degenza, già molto impegnati nella gestione dei virus respiratori". (ANSA).