Milano, 21 febbraio 2025 – Il cancro al pancreas è una delle patologie tumorali più letali. Ora l’Istituto europeo di oncologia, lo Ieo di Milano, accende "una nuova speranza di cura per il tumore del pancreas grazie a due nuove terapie sperimentali con farmaci innovativi". La comunicazione arriva dagli uffici dell’Irccs fondato da Umberto Veronesi, "primo centro in Europa ad aver avviato lo studio clinico RASolute 302 con un nuovo farmaco diretto a una specifica alterazione molto frequente nel tumore del pancreas, per la quale finora non c'era alcuna terapia mirata".

Inoltre, in Ieo "a giorni sarà attivo lo studio Prism-1 che valuterà l'efficacia dell'aggiunta di un nuovo farmaco a bersaglio molecolare, il quemliclustat, alla chemioterapia standard".
Terapie innovative
"Entrambi gli studi rappresentano prima di tutto importanti opportunità per i pazienti con tumore del pancreas per ampliare le opzioni terapeutiche - commenta Nicola Fazio, direttore della Divisione di Oncologia medica gastrointestinale e tumori neuroendocrini - Saranno inoltre un contributo importante per la ricerca clinica e auspicabilmente per introdurre nuove cure mirate per l'adenocarcinoma pancreatico, di cui c'è tanto bisogno considerando il peso della malattia su pazienti e familiari".
Perciò, prosegue il dirigente, “è particolarmente importante, e ne siamo fieri, che studi clinici internazionali con terapie innovative tengano in considerazione prioritariamente lo Ieo e l'Italia per la lotta contro il tumore al pancreas".
Cure complicate
L'adenocarcinoma del pancreas - ricordano dall'Ieo - ha una caratteristica molecolare molto comune, che è la mutazione del gene K-Ras. Questa alterazione ha molte varianti e purtroppo solo per una specifica sottoforma attualmente esiste una terapia mirata, per giunta non ancora disponibile in Italia nella pratica clinica.

Per tutte le altre, che rappresentano nel complesso la stragrande maggioranza, non esiste ancora una cura specifica. Finalmente i pazienti con questo dato molecolare avranno la possibilità di accedere a una sperimentazione clinica con la probabilità di ricevere un nuovo farmaco attivo, come dimostrato da studi precedenti, su tutte le mutazioni di K-Ras. "RASolute 302 - si legge ancora nella nota di Ieo - è uno studio internazionale multicentrico randomizzato di fase 3 che confronta una seconda linea di chemioterapia con il farmaco Rmc-6236, inibitore del gene Ras. Lo studio arruolerà globalmente circa 500 pazienti e coinvolgerà molti centri nel mondo, dagli Stati Uniti all'Europa e al Giappone”. A oggi è attivo esclusivamente negli Usa e in Italia, dove sarà disponibile in soli 4 centri, tra i quali Ieo è stato il primo centro autorizzato alla sperimentazione.
"L'obiettivo finale dello studio - afferma Lorenzo Gervaso, medico oncologo della divisione di Oncologia medica gastrointestinale e tumori neuroendocrini - è aumentare la sopravvivenza di questi pazienti. Abbiamo buone speranze, perché negli studi di fase 1 Rmc-6236 ha mostrato incoraggianti dati di efficacia e una buona tollerabilità".
Gervaso è inoltre Principal Investigator di Prism-1. Questo studio internazionale, multicentrico, randomizzato di fase 3, prevederà l'arruolamento di circa 600 pazienti e valuterà l'efficacia dell'aggiunta di quemliclustat, farmaco con azione modulatoria sul sistema immunitario, al trattamento chemioterapico standard di prima linea.