REDAZIONE SALUTE

Distrofia muscolare, la proteina "modificata" al San Raffaele fa ben sperare

E' coinvolta nel processo ossidativo. Una versione ingegnerizzata dai ricercatori ridurrebbe il processo di infiammazione

Ricerca biomedica

Un gruppo di ricercatori dell'IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano ha identificato una proteina coinvolta nei processi di stress ossidativo e infiammazione persistente alla base della degenerazione dei tessuti nelle distrofie muscolari - malattie genetiche con un andamento progressivo e potenzialmente invalidante. Si tratta di HMGB1, una proteina chiave nel governare sia i processi infiammatori sia rigenerativi, fondamentali entrambi per la guarigione dei tessuti. I risultati dello studio, coordinato dalla dottoressa Emilie Ve'ne'reau, responsabile del laboratorio di Rigenerazione Tissutale e omeostasi e pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, hanno dimostrato in modelli sperimentali che la somministrazione di una versione modificata della proteina (3S-HMGB1) promuove la rigenerazione e migliora la funzione muscolare, oltre a ridurre l'infiammazione e la fibrosi. La nuova proteina ingegnerizzata in laboratorio potrebbe quindi costituire in futuro una nuova strategia terapeutica per rallentare la progressione delle manifestazioni cliniche muscolari. La ricerca e' stata condotta con la collaborazione di altri gruppi di ricerca, tra cui quello guidato dal dottor Stefano Previtali, responsabile del laboratorio di Riparazione Neuromuscolare dell'IRCCS Ospedale San Raffaele, e quello diretto dalla professoressa Graziella Messina, professore ordinario di Istologia, Dipartimento di Bioscienze dell'Università degli Studi di Milano.