Milano, 10 gennaio 2025 - L'influenza non molla, anzi torna crescere anche in Lombardia, in proporzione meno ma non numericamente rispetto all’Italia, che registra anche il maggior numero di casi di Covid in Italia. Ma era già tutto previsto.
La Lombardia
In Lombardia i 230 medici sentinella di RespiVirNet hanno registrato 3.226 casi su 317.349 pari a un'incidenza del 10,17 ogni mille pazienti. Questa i casi per fascia d’età: dagli zero ai 4 anni 458 pari al 20,53 degli ammalati. Tra i 5 e i 14 anni 407 (7,99%) tra i 15 e i 64 anni 1.879 casi; over 65: 10,70 482 casi pari a 7,04 dei malati. È quanto emerge dal rapporto RespiVirNet dell'Istituto Superiore di Sanità.
L’Italia
A livello nazionale, dopo la flessione della scorsa settimana, dovuta alla chiusura delle scuole, dopo le feste l'incidenza è tornata a salire arrivando a 11,3 casi per mille assistiti (9,9 nella settimana precedente).Gli italiani colpiti dai virus sono stati 667mila in sette giorni, 5,8 milioni dall'inizio della stagione influenzale. L'incidenza è stabile nelle fasce di eta' pediatrica, mentre èin aumento nei giovani adulti e negli anziani. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età, in cui l'incidenza è pari a 21,4 casi per mille assistiti (21,7 nella settimana precedente). Sebbene la circolazione dei virus influenzali sia in aumento, il report ricorda che il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto anche da altri virus respiratori e che nella stessa settimana della scorsa stagione la curva dell'incidenza cominciava invece la sua discesa.
I virus più diffusi
Durante la prima settimana di questo gennaio 2025, la percentuale dei campioni risultati positivi all'influenza sul totale dei campioni analizzati risulta pari al 21,9%, in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente (17,6%). In particolare, su 1.628 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 357 sono risultati positivi al virus influenzale, 287 di tipo A (113 di sottotipo H1N1pdm09, 94 H3N2 e 80 non ancora sottotipizzati) e 70 di tipo B. Tra i campioni analizzati, 113 (6,9%) sono risultati positivi per VRS, 42 (2,6%) per SARS-CoV-2 e i rimanenti 259 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 123 (7,5%) Rhinovirus, 49 Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, 41 Adenovirus, 25 Metapneumovirus, 11 virus Parainfluenzali e 10 Bocavirus.
Covid
Scende il tasso di positità al Covid in italia ma il maggior numero di casi nell'ultima settimana si è registrato in Lombardia (422), a seguire Toscana (224) ed Emilia-Romagna (198). Tra il 2 e l'8 gennaio i casi in Italia sono stati 1.562, erano 1.559 nei 7 giorni prima; i decessi sono 45 ed erano stati 31. . Sono aumentati i tamponi, 42.025, rispetto ai 34.532.
I sintomi
“In presenza di sintomi influenzali, èconsigliato mantenere il distanziamento sociale ed utilizzare le mascherine, in particolare nei luoghi affollati ed in presenza di soggetti fragili anche a casa, oltre a seguire le buone e comuni norme igieniche. Si raccomanda, inoltre, un'alimentazione corretta ed equilibrata e una buona idratazione", consigliano gli esperti della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg). "I sintomi principali delle sindromi influenzali includono riniti (raffreddore), mal di testa, dolori articolari, tosse, mal di gola e febbre. I sintomi possono durare pochi giorni, ma sovente persistono anche più a lungo (con una mediana di 18 giorni per tosse e rinorrea), cosa che è comunque autolimitante e generalmente non deve spaventare. E' importante ricordare che una temperatura corporea elevata non è necessariamente un indicatore di gravità della patologia, ma piuttosto di una valida risposta dell'organismo all'infezione. La persistenza di temperature elevate per numerosi giorni oppure una mancata risposta ai comuni antipiretici richiede sempre una valutazione clinica".
Le cure
"Il paracetamolo è senza dubbio il più efficace analgesico e antipiretico a nostra disposizione - sottolinea Ignazio Grattagliano, vicepresidente Simg - anche perché praticamente scevro da importanti effetti collaterali se usato alle dosi consigliate. Gli antinfiammatori non steroidei con indicazione al trattamento delle infiammazioni delle alte vie aeree (ketoprofene sale di lisina, flurbiprofene, ibuprofene a basso dosaggio, aspirina e altri) devono essere consigliati tenendo conto del profilo di rischio cardiovascolare, renale e gastrico del paziente, prestando attenzione alla corretta informazione in caso di automedicazione con formulazioni da banco. Questa categoria di farmaci può comunque essere utile anche in forma topica (spray orali, collutori) se c’è un'importante infiammazione del cavo orale. Altri farmaci utili sono gli antitussivi (facendo attenzione all'azione sedativa di alcuni di essi), in particolare se vi è tosse stizzosa che disturba attività quotidiane e sonno notturno, e i decongestionanti nasali in caso di rinorrea importante. I cortisonici, in generale, devono essere evitati poiché possono ridurre le difese immunitarie ed aumentano il rischio di complicanze.
Antibiotici?
“L’uso di antibiotici, invece,è assolutamente da evitare in caso di infezioni virali; la necessità di una loro assunzione deve seguire sempre una valutazione medica, mantenendo la prescrizione riservata ai soli casi necessari".
Gli Hotspot in Lombardia
Proprio per migliorare la gestione delle sindromi respiratorie virali durante i mesi invernal, è nata in Lombardia l’iniziativa sperimentale degli 'Hotspot infettivologici'. Di cosa si tratta? Sono una novità che riguarda il primo livello di cura ed offrono un supporto sul territorio per i cittadini durante le fasce orarie in cui non è prevista l'attività ordinaria dei medici di medicina generale. Gli Hotspot attivi nelle sedi Asst situate in strutture di Continuità Assistenziale, Case di Comunità o spazi dedicati all'interno di presidi ospedalieri. Oltre 500 medici di medicina generale e circa 270 medici di continuità assistenziale hanno aderito al progetto, garantendo competenza e supporto ai pazienti. Saranno operativi dalle 20 alle 24, 7 giorni su 7, attraverso il numero 116117, gestito da Areu. Non sono ad accesso diretto, i medici di continuità assistenziale valuteranno telefonicamente la necessità di indirizzare l'assistito (cittadini dai 6 anni in su con sindromi respiratorie) presso l'Hotspot più vicino.