
Una ragazza col raffreddore
Milano, 28 marzo 2025 – Influenza di primavera? Sebbene la curva dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali si stia lentamente avvicinando ai livelli basali, in Lombardia nella dodicesima settimana del 2025 (dal 17 al 23 marzo) l’incidenza si è attestata 7,56 casi per mille assistititi (al di sopra della media nazionale del 7,3%). Per questo la regione si trova ancora nella fascia “gialla” di intensità bassa ma non ancora basale, come in altre aree del Paese (Valle d’Aosta, PA di Bolzano, PA di Trento, Veneto, Toscana, Umbria e Molise). Anche in Lombardia l’incidenza è in diminuzione in tutte le fasce di età, maggiormente nei bambini sotto i cinque anni in cui l’incidenza è pari a 19,68 casi per mille assistiti. Nella settimana dal 17 al 23 marzo sono stati circa 431mila i casi di sindromi simil-influenzali segnalati dai medici sentinella della rete RespiVirNet curata dall'Istituto superiore di sanità, per un totale di quasi 14,5 milioni di connazionali (14.493.000) colpiti dal mix di virus da inizio sorveglianza.

Ma che virus circolano in regione? Il rapporto virologico indica che "durante la settimana 12/2025 continua a diminuire la percentuale dei campioni risultati positivi per influenza (15,5%), rispetto alla settimana precedente (21,2%)". Nel dettaglio, "tra i 2.148 campioni ricevuti dai laboratori della rete RespiVirNet 334 sono risultati positivi per influenza, di cui 182 di tipo A (117 di sottotipo H3N2, 25 H1N1pdm09 e 40 non ancora sottotipizzati) e 152 di tipo B.
Tra i campioni analizzati nella dodicesima settimana, 163 (7,6%) sono risultati positivi per virus respiratorio sinciziale, 19 (0,9%) per Sars-CoV-2 e i rimanenti 467 sono risultati positivi per altri virus respiratori: 201 (9,3%) rhinovirus, 124 metapneumovirus, 57 coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 53 adenovirus, 16 bocavirus e 16 virus parainfluenzali". Si tratta in molti casi di forme respiratorie, non propriamente influenzali, che non determinano quelle forme molto pesanti con forte febbre, stanchezza eccetera, ma che sono molto diffuse e fastidiose.
Come spiegato dal virologo milanese Fabrizio Pregliasco alcuni di questi virus causano forme che possono essere confuse con le pollinosi e quindi con quelle forme di allergia primaverile che ormai gli sbalzi termici facilitano. “Le forme allergiche, in particolare, si presentano senza febbre, con starnuti raffica, occhi arrossati, naso che cola ma con muco liquido" ha sottolineato. Questi i segni distintivi, ricorda Pregliasco. "Ed è importante che vengano riconosciuti - aggiunge - anche perché oggi, rispetto al passato, le allergie possono insorgere anche negli adulti che non avevano manifestato sintomi da piccoli". Riconoscere queste forme precocemente "è fondamentale per un approfondimento diagnostico immediato e per far sì che, in caso di riscontro, la problematica allergica venga gestita sin da subito con dei farmaci preventivi oggi a disposizione".