
Colpo di coda dell’influenza: minaccia sui ponti da Pasqua al Primo Maggio
Milano, 19 aprile 2025 - A Pasqua e Pasquetta colpo di coda dell'influenza in Lombardia, in controtendenza con la maggior parte delle regioni italiane dove i casi diminuiscono sensibilmente. La regione resta in fascia gialla, con un'incidenza definita bassa, ma non ancora arrivata al basale. Tutta colpa o quasi della primavera che ha tirato il freno in Lombardia con piogge e temperature al ribasso e ridando vita all’influenza che minaccia non solo Pasqua, Pasquetta ma soprattutto e i giorni successivi, compreso il ponte del 25 aprile. Un meteo pazzo alleato dei virus.
- I numeri lombardi
- La peggiore stagione influenzale da 15 anni
- E non è finita qui, anzi
- I virus in circolazione
- Covid, primato lombardo
I numeri lombardi
In Lombardia registrati 2.255 casi con un’incidenza del 5,98 ogni mille persone, nella settimana dal 7 al 13 aprile secondo l'ultimo bollettino del sistema di sorveglianza RespiVirNet. Casi così suddivisi per fascia d’età: 407 tra gli zero e i 4 anni pari al 15,13% 319 tra i 5 e i 14 anni pari 5,07% 1.271 tra i 15 e i 64 anni pari al 6,15 per cento e 258 casi negli over 65 pari al 3,21 In italia stati 340mila casi per un totale di oltre 15,6 milioni di connazionali colpiti.
La peggiore stagione influenzale da 15 anni
“È la peggiore dal 2009-2010 e diverse regioni restano in fascia gialla e non è finita, anzi", secondo il virologo Fabrizio Pregliasco direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell'università Statale di Milano. “L'aveva previsto fin dall'inizio e oggi non ha dubbi: la stagione influenzale 2024-2025 è la peggiore degli ultimi 15 anni. E' sicuramente la più pesante dal 2009-2010 - dice all'Adnkronos Salute - simile a quella del 2022-2023, quando Covid-19 aveva allentato la sua morsa permettendo agli altri virus di rialzare la testa”.

E non è finita qui, anzi
"Il tempo brutto o incerto e gli sbalzi termici, insieme ai gite e ai viaggi" di chi può far vacanza complice la lunga pausa scolastica, secondo l'esperto "porteranno a un mantenimento dei valori attuali - circa 350mila casi di infezioni respiratorie a settimana - e probabilmente anche a un rallentamento della discesa della curva epidemica" .
baci -abbracci delle festività e alleI virus in circolazione
"Come sempre alla fine della stagione influenzale, così come all'inizio - ricorda l'esperto - con le temperature ballerine tipiche del periodo, a farla da padrone sono i cosiddetti virus cugini. Quest'anno produrranno una coda anche più prolungata del solito, in una stagione influenzale già molto florida". "I patogeni che predominano in questa fase sono i rinovirus, gli enterovirus, gli adenovirus, i virus parainfluenzali, i coronavirus non Sars - elenca Pregliasco - ma c'è ancora un po' di influenza vera, di virus respiratorio sinciziale Rsv e un pochino di Covid". Insomma, "un mix abbastanza importante. Soprattutto con forme sì meno pesanti dal punto di vista clinico, ma in grado anche di aprire la strada, nei soggetti fragili, a possibili complicanze".
Covid, primato lombardo
Nella settimana dal 10 al 16 aprile in Italia sono stati registrati 330 casi di Covid e 8 morti, rispetto a 274 contagi e 6 decessi della settimana precedente. A fronte di 29.226 tamponi eseguiti (in calo dai 31.867 del periodo 3-9 aprile), il tasso di positività è dell'1,1% (0,9% nei 7 giorni precedenti). Sono i dati dell'ultimo bollettino pubblicato online dal ministero della Salute. A livello regionale, a riportare più casi nell'ultima settimana è stata la Lombardia (90 rispetto ai 93 della precedente), seguita dal Lazio dove i contagi settimanali sono saliti da 45 a 89. Zero casi in Molise, Sicilia e Valle d'Aosta. I decessi sono distribuiti fra Toscana (3), Lombardia (2), Emilia Romagna, Liguria e provincia autonoma di Trento (1 rispettivamente).