Milano - Una macchia sullo sguardo di circa 2 milioni di italiani, 300mila solo in Lombardia. E’ la maculopatia, malattia cronica degli occhi altamente invalidante e ‘spia’ di altre patologie come il diabete, ancora orfana di diagnosi in più del 10% di chi ne soffre. Promuovere informazione e prevenzione è l’obiettivo della campagna #Testalavista, ideata da Gruppo oculisti ambulatoriali liberi (Goal), associazione pazienti Comitato Macula e Ordine dei medici della provincia di Milano (OmceoMi), che hanno coinvolto la Regione Lombardia.
Al centro della campagna la “sensibilizzazione alla prevenzione e all’importanza della diagnosi precoce - spiega una nota - ma anche alle nuove possibilità di analisi e di cura, grazie alle innovazioni in ambito digitale e alla ricerca che la scienza ha messo a disposizione in questi ultimi anni e che potrebbero essere trasferite sul territorio proprio nell’ottica della ‘medicina di prossimità’ prevista dalla riforma sanitaria” regionale, puntando alla “migliore qualità di vita per il paziente che si trova sottoposto a cure continuative, numerose e a intervalli di tempo ravvicinati.
"Un buon investimento iniziale - è l’idea degli organizzatori - produrrà un risparmio per la società e il sostegno agli invalidi visivi”. “La maculopatia colpisce la porzione più centrale della retina, la parte dell’occhio che codifica la visione dei dettagli ed è quindi fondamentale in azioni di messa a fuoco come leggere e scrivere o riconoscere i volti - ricorda Giovanni Staurenghi, direttore Clinica oculistica dell’università Statale di Milano, ospedale Sacco - Chi ne soffre rileva una serie di alterazioni della vista quali deformazioni delle immagini, alterazione dei colori, riduzione della vista e, nei casi più gravi, la comparsa di una macchia nera, con la possibilità di perdere la visione centrale. Il maggiore fattore di rischio è l’età e dunque” la maculopatia “è destinata ad avere un impatto sempre più ampio nella popolazione occidentale a causa dell’aumento delle aspettative di vita”.
“Sono oltre 3 milioni gli italiani, e 700mila i lombardi, colpiti da malattie della vista fra cui la maculopatia, destinata ad aumentare sia per l’invecchiamento della popolazione sia per l’incremento previsto di altre patologie sistemiche che ingenerano patologie retiniche, quale ad esempio il diabete mellito - sottolinea Danilo Mazzacane, oculista e segretario Goal - La maculopatia più frequente è quella legata all’età e nei Paesi sviluppati è la principale causa di cecità dopo i 55 anni”.
”Le varie forme di maculopatia, quali la retinopatia diabetica e l’edema maculare diabetico, sono patologie subdole perché per anni non danno sintomi e continuano a danneggiare indisturbatamente gli occhi - evidenzia Massimo Ligustro, presidente Comitato Macula - A un certo punto però presentano il loro conto, fatto di perdita del lavoro, della vita sociale, dell’autonomia personale. Questo non deve accadere. Perciò ci rivolgiamo ai diabetici italiani e a chi ancora non sa di esserlo, per dire forte e chiaro di sottoporsi a visite periodiche del fondo dell’occhio e ad Oct. Tra gli strumenti proposti gratuitamente c’è anche il nostro ‘TestaLaVista’, un test di autovalutazione per intercettare immediatamente qualunque cambiamento nella vista e un punto di ascolto e indirizzamento al percorso migliore di diagnosi e cura”.
Contro la maculopatia, rimarca Mazzacane, “si rende indispensabile realizzare una strategia che prefiguri un adeguato percorso di diagnosi e cura che coinvolga attivamente tutti gli attori per un cambiamento radicale delle modalità operative. La creazione di reti specialistiche oftalmologiche potrebbe rendere più agevole la presa in cura dei pazienti da patologie croniche come la maculopatia, con una sinergia virtuosa tra territorio e ospedale che comporterebbe anche una efficace alleanza medico-paziente.
Goal promuove e auspica una diffusa buona informazione riguardo la maculopatia, con una capillare opera di prevenzione, utilizzando le innovazioni tecnologiche in ambito farmacologico, biomedico e telematico, al fine di permettere una veloce diagnosi e una pronta terapia di prossimità con un minor numero di trattamenti, a beneficio della qualità di vita dei pazienti e della migliore organizzazione del servizio sanitario”.
“Questo è un classico esempio di che cosa può fare davvero il territorio - commenta Roberto Carlo Rossi, presidente OmceoMi - Con pochi, semplici strumenti si può promuovere educazione sanitaria e prevenire malattie che poi graverebbero sulle sorti del singolo paziente, dei suoi famigliari e dell’intera società. La maculopatia, anche nelle forme precoci, è uno dei campanelli d’allarme del diabete, malattia cronica che coinvolge oltre 500mila persone in Lombardia; ma moltissime di più (oltre il 10%) ne soffrono senza saperlo, probabilmente perché ancora in forma lieve e non diagnosticata.
Per questo la prevenzione e la diagnosi precoce sono fondamentali sia per evitare gravi disturbi della vista che per tenere sotto controllo il diabete. Il periodo di emergenza sanitaria ha esacerbato criticità già preesistenti che comportano lo scadimento della qualità di vita dei pazienti maculopatici, la difficoltà organizzativa dei servizi sanitari dedicati e la adeguata sostenibilità della spesa sanitaria. Anche per questo l’Ordine dei medici di Milano è attivamente impegnato a supportare e valorizzare le campagne di informazione su questo tema”.