REDAZIONE SALUTE

Malattie infiammatorie croniche intestinali, incontro medici e pazienti all’Humanitas di Rozzano

Appuntamento venerdì 28 febbraio, alle 15: un’importante occasione di confronto e aggiornamento su patologie che impattano profondamente sulla qualità della vita di chi ne soffre e delle loro famiglie

Alessandro Armuzzi, co-direttore dell’IBD Center di Humanitas

Alessandro Armuzzi, co-direttore dell’IBD Center di Humanitas

Milano, 27 febbraio 2025 – Medici e pazienti insieme per approfondire i temi legati alle malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI). L’incontro – organizzato dall’IBD Center di Humanitas e AMICI Itali – si terrà venerdì 28 febbraio  e rappresenta un'importante occasione di confronto e aggiornamento su patologie – come la Colite ulcerosa e la Malattia di Crohn - che impattano profondamente sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. L’appuntamento è alle 15 nella Sala E del Centro Congressi di Humanitas (via Manzoni 113, Rozzano), con la partecipazione di esperti del settore, ricercatori e pazienti.

Un approccio innovativo e multidisciplinare

L'evento si propone di illustrare il modello innovativo dell’IBD Center di Humanitas, che coniuga clinica e ricerca per offrire un'assistenza all'avanguardia, personalizzata e di alta qualità. Il team multidisciplinare del Centro, composto da medici, chirurghi, infermieri, coordinatori di studio, ricercatori e personale amministrativo, lavora sinergicamente per costruire una rete di supporto per i pazienti.

Il programma

Dopo la registrazione e il saluto iniziale, l'evento entrerà nel vivo con una presentazione dell’IBD Center di Humanitas, a cura dei responsabili scientifici nonché co-direttori del Centro, Prof. Alessandro Armuzzi e Prof. Antonino Spinelli, con il contributo di Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI Italia.

Seguiranno due tavole rotonde interattive:

  • "IBD tra falsi miti e preconcetti: la gestione delle MICI nel 2025", che affronterà temi cruciali come le terapie attuali e future, la chirurgia moderna e il ruolo chiave dell'infermiere dedicato.
  • "Come coniugare i desideri del paziente e gli obiettivi della terapia", con focus su aderenza terapeutica, monitoraggio strumentale, impatto della dieta e approccio multidisciplinare.

Il congresso darà spazio anche alle testimonianze dirette dei pazienti, fondamentali per comprendere a fondo l'impatto delle MICI e migliorare l'assistenza sanitaria. 

Clinica, ricerca e supporto del paziente

“La gestione multidisciplinare delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali è ormai un presupposto che non deve mancare sia all’inizio che nei momenti decisionali cruciali del percorso di cura. La collaborazione e interazione delle varie figure professionali richieste per una gestione eccellente della MICI a partire dal momento della diagnosi a quella del trattamento, della remissione e/o delle riacutizzazioni, sono alla base della più adeguata combinazione e realizzazione degli interventi assistenziali e di una presa in carico completa della persona assistita”, ha detto il Prof. Alessandro Armuzzi, Co- Direttore dell’IBD Center e Direttore U.O.

E il Prof. Antonino Spinelli, Co-Direttore dell’IBD Center e Direttore U.O. Chirurgia del Colon e del Retto, IRCCS Istituto Clinico Humanitasha ha specificato: “La presa in carico globale rappresenta sicuramente il gold standard dei modelli organizzativi per garantire concretamente le condizioni di successo anche nella gestione chirurgica, tra cui si distinguono diverse fasi come quella peri-operatoria, la riduzione del rischio chirurgico e il pronto recupero dell’autonomia del paziente”.

“La collaborazione con Humanitas - ha dichiarato Salvo Leone, Direttore Generale di AMICI Italia - rappresenta un fondamentale passo avanti nella gestione integrata delle MICI. In AMICI Italia crediamo fermamente che l’unione tra clinica, ricerca e supporto al paziente sia la chiave per migliorare sia i trattamenti che la qualità della vita di chi convive con queste patologie. L’evento del 28 febbraio non solo offre un’opportunità preziosa di aggiornamento e confronto con esperti di altissimo livello, ma consolida anche il nostro impegno nel promuovere un modello assistenziale innovativo e multidisciplinare. Siamo convinti che, ascoltando direttamente le esigenze dei pazienti e lavorando in sinergia con tutte le figure coinvolte, si possano creare le condizioni ideali per una presa in carico completa e personalizzata del paziente”.