Milano, 28 maggio 2023 – Il caldo anomalo poi la pioggia e la stagione di trasmissione di malattie trasmesse da insetti è iniziata presto quest'anno.
Già a maggio è stata confermata la circolazione del virus West Nile, detta più semplicemente febbre del Nilo, rilevato in pool di zanzare e nell'avifauna in Italia, informa l'istituto superiore di sanità. Un virus che negli anni scorsi ha causato vittime in Lombardia soprattutto tra Lodi, Cremona e Mantova e decine di contagiati finiti in ospedale.
Al momento non sono stati notificati casi confermati di infezione nell'uomo da virus West Nile contratti nei mesi di aprile e maggio, ma sono state attivate precocemente le misure di prevenzione su trasfusioni e trapianti nelle aree interessate. E' possibile, infatti, che la circolazione di questo o di altri patogeni trasmessi da insetti possa aumentare nelle prossime settimane.
Nessun vaccino
Attualmente non esiste un vaccino per la febbre West Nile - ricorda l'Istituto superiore di sanità - e l'unico strumento preventivo contro la diffusione dell'infezione è soprattutto la riduzione dell'esposizione a punture di zanzare, durante il periodo favorevole alla trasmissione.
Come difendersi?
E’ consigliabile proteggersi dalle punture ed evitare che le zanzare possano riprodursi facilmente, usando repellenti e indossando pantaloni lunghi e camicie a maniche lunghe, quando si è all'aperto, soprattutto all'alba e al tramonto; utilizzando delle zanzariere alle finestre e soggiornando in ambienti climatizzati; svuotando di frequente i contenitori con acqua stagnante (per esempio, secchi, vasi per fiori e sottovasi, catini, bidoni, ecc.) e coprendo quelli inamovibili; cambiando spesso l'acqua nelle ciotole per gli animali; svuotando le piscinette per i bambini quando non sono usate