Viene chiamata "pandemia silente" ed è, oggi, fra le principali cause di morte nel mondo. La resistenza antimicrobica (abbreviata dagli scienziati con la siglia AMR) è un fenomeno che avviene naturalmente, ma che nel tempo ha assunto i caratteri di un'emergenza sanitaria, un fenomeno capace di selezionare batteri multi o pan-resistenti. L'AMR è oggi una delle principali cause di morte a livello globale e i dati numerici danno evidenza della sua pericolosità: nel 2019 i decessi di 4,95 milioni di persone sono stati associati alla concausa di infezioni batteriche resistenti ai farmaci, mentre 1,27 milioni di decessi sono stati causati direttamente dall'AMR.
Quali sono i suoi effetti
Oltre ai drammatici dati sulla mortalità, l'AMR determina un aumento della durata dei ricoveri, ritardi nella somministrazione di altre terapie o nell'effettuazione di interventi chirurgici. Se n'è discusso ieri, domenica 30 ottobre, durante l'incontro dal titolo "Il contrasto all'antibiotico-resistenza: strumenti e strategie", svoltosi nell'ambito del congresso nazionale Sifo. L'evento è in corso a Bologna fino a domenica prossima, presso il Palazzo della Cultura e dei Congressi.
Le ripercussioni economiche
"Anche a livello economico, l'AMR produce un conto estremamente salato - ha spiegato Paolo Abrate del Consiglio Direttivo Sifo - già nel 2009 le associazioni mediche e farmaceutiche internazionali stimavano un costo di 940 milioni di euro per il trattamento di infezioni resistenti causate da sei agenti infettivi. L'aumento dell'AMR è determinato da numerosi fattori trasversali all'ambito umano, veterinario e ambientale, ed è fortemente condizionato dalla pressione selettiva esercitata da un uso eccessivo e spesso improprio degli antibiotici".
La "medicina" giusta
Per poter affrontare tale emergenza è "indispensabile e urgente" impegnarsi ad agire su vari fronti: "Rafforzando i sistemi sanitari e la loro capacità di sorveglianza - ha sottolineato Abrate - garantendo l'accessibilità agli antibiotici appropriati, promuovendo un corretto utilizzo degli stessi e incoraggiando strategie antinfettive innovative. La sorveglianza costante e tempestiva deve fornire informazioni riguardo l`entità e le tendenze della resistenza, e l`efficacia degli interventi attuati".