
Un laboratorio di ricerca
Milano, 28 febbraio 2021 - Sono sempre più i batteri resistenti ai famaci che infettano milioni di persone in tutto il mondo e preoccupano le autorità sanitarie nazionali.
L’ultimo allarme alla farmacoresistenza viene dagli Stati Uniti e riguarda il batterio Shigella, che provoca una forma di dissenteria chiamata shigellosi, considerata una delle principali cause di morte legate alla diarrea in tutto il mondo. Dal 2015, è stato registrato un aumento dei casi legati al ceppo resistente ai farmaci. L'incapacità di curare le infezioni con farmaci ha portato le autorità sanitarie a definirlo una "grave minaccia per la salute pubblica". Senza un trattamento efficace, potrebbe causare gravi malattie o addirittura la morte. In una dichiarazione pubblicata venerdì scorso, i Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie degli Stati Uniti hanno riferito che nel 2015 nessuna infezione registrata era legata al ceppo Xdr di Shigella, ma il 5% dei casi lo era nel 2022. Nel 2019, l'1% di tutti i casi negli Stati Uniti era legato a questo ceppo, che è resistente ai cinque antibiotici più comunemente usati per trattarlo.
- Allert europeo
- E in Italia
- Cosè la shigellosi?
- Come si trasmette la shigellosi?
- Come prevenire la shigellosi?
- Misure sanitarie
- Non esiste vaccino
Da settembre 2022 in dieci Paesi dell'Unione europea/Spazio economico europeo (Ue/See), nel Regno Unito è stato segnalato un aumento del numero di casi di shigellosi, causati principalmente da Shigella sonnei, tra i viaggiatori di ritorno da Capo Verde. Una epidemia che si è evoluta rapidamente tra novembre e dicembre 2022. Lo ha reso noto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), sottolineando che le infezioni confermate da Shigella sonnei sono 221, mentre sono 37 i casi sospetti.
L'Italia non figura nell'elenco dei Paesi in cui, al 16 febbraio, sono stati registrati casi di shigellosi. Della lista fanno invece parte Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Olanda, Norvegia, Portogallo e Svezia, per un totale di 159 casi (122 confermati e 37 sospetti). Sono 95 i casi confermati nel Regno Unito, quattro quelli negli Stati Uniti.
La shigellosi è un'infezione gastrointestinale causata da una delle quattro specie di batteri
Shigella: Shigella sonnei, S. flexneri, S. boydii e S. Dysenteriae. “La shigellosi è un'infezione batterica che può dare una gastroenterite emorragica particolarmente seria. Detto questo non è colera, ma diarrea infettiva, che però può diventare un quadro grave in chi è molto fragile. L'alert va tenuto sotto controllo, ma in Italia non ci sono casi". Spiega Massimo Andreoni, professore di Malattie infettive all'Università Tor Vergata di Roma e direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).
Come si trasmette la shigellosi?
La modalità più probabile di trasmissione è attraverso il cibo, ma può avvenire anche da persona a persona, attraverso oggetti che sono stati a contatto con le feci. Anche le mosche possono trasmettere meccanicamente i batteri, trasportandoli da materiali contaminati su cibi e oggetti, comportandosi, quindi, come vettori passivi di infezione.
Lavarsi le mani con acqua e sapone è importante, ricorda l'Ecdc, soprattutto dopo aver usato il bagno e prima di preparare o mangiare cibo.
Le persone affette da shigellosi non dovrebbero frequentare la scuola, maneggiare il cibo o fornire assistenza ai bambini o ai pazienti mentre sono malate.
Non esiste un vaccino raccomandato dall’Oms efficace per prevenire l'infezione da shigella, spiega il ministero della salute. diversi vaccini candidati, per lo più contro s. flexneri, sono attualmente in fase di studio, ma è improbabile che siano autorizzati prima di diversi anni. l’immunizzazione contro il morbillo può ridurre sostanzialmente l'incidenza e la gravità delle malattie diarroiche, tra cui la shigellosi.