Lodi, 16 gennaio 2025 – Sono circa 3mila i pazienti trattati, ogni anno, nell’ambulatorio di Medicina del Dolore dell’Asst di Lodi. A disposizione ci sono cinque sedute quotidiane alla settimana all’ospedale Maggiore di Lodi e due al presidio di Casalpusterlengo. A garantire lo svolgimento dell’attività sono sei anestesisti formati ad hoc e dedicati alla cura dei pazienti affetti da una sintomatologia dolorosa acuta o cronica, benigna o oncologica. I dati del ministero della Salute riferiscono che circa il 25% della popolazione italiana soffre di dolore cronico o persistente. Una condizione che, se non curata adeguatamente, “finisce per influire negativamente – spiega Gianluca Russo, primario di Anestesia e Rianimazione e responsabile della Medicina del Dolore dell’Asst – su tutti gli aspetti della salute e del benessere del paziente e può portare ad una perdita di autostima, associata spesso a depressione e ansia”. “Il dolore cronico – aggiunge – se precisamente valutato e identificato da un medico esperto in terapia del dolore, nella maggioranza dei casi può essere notevolmente alleviato”.
I pazienti interessati alla terapia presentano una sintomatologia dolorosa cronica o persistente e acuta tipica di una serie di patologie tra cui: dolori di origine osteoarticolare e muscolare, fibromialgia, condizioni dolorose funzionali quali cefalee primarie, lombalgia, cervicalgia, radicolopatie, neuropatie da Herpes Zoster, diabetica, post chemioterapica e post chirurgica. In quest’ultimo caso report statistici rilevano che il dolore persistente interessa tra il 5 e il 10% dei casi. Il trattamento terapeutico è farmacologico e interventistico-infiltrativo.
Gran parte dei pazienti dell’ambulatorio diretto da Russo sono over 50 e in alcuni casi anche ultraottantenni. “Quelli più giovani – riferisce il primario – sono tendenzialmente sportivi, post traumatici, soggetti affetti da patologie degenerative precoci: circa il 10%. Spesso le persone che arrivano al nostro ambulatorio hanno già assunto antidolorifici che, tuttavia, non hanno sortito granché e hanno bisogno di approfondire l’intervento terapeutico. Gli specialisti dell’Asst fanno anche diagnosi. Sono esperti, infatti, nell’utilizzo dell’ecografo applicato alla terapia del dolore: la tecnologia, in questo caso, orienta le infiltrazioni di anestetico e antidolorifico, e mira a discernere in un quadro patologico confuso. Nell’ultimo anno si è arricchita l’offerta del trattamento e l’obiettivo è ora estendere il più possibile questa opportunità terapeutica, a beneficio dell’intero territorio lodigiano.