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Trapianti di organi dai maiali agli esseri umani: il progetto rivoluzionario presentato in Lombardia

Presentato alla Regione dal laboratorio Avantea di Cremona, prevede modifiche genetiche sugli animali simili a quelle in corso di sperimentazione negli Stati Uniti

Nuove frontiere nei trapianti di organi

Nuove frontiere nei trapianti di organi

Un ambizioso progetto di ricerca per lo studio degli organi di maiale geneticamente modificati a fini di trapianto umano è stato presentato alla Regione Lombardia da Cesare Galli, fondatore del laboratorio Avantea di Cremona e pioniere della ricerca sugli xenotrapianti. L'iniziativa, sviluppata in collaborazione con l'Istituto farmacologico Mario Negri e l'azienda ospedaliera di Padova, punta a comprendere la fisiologia degli organi modificati e a identificare possibili indicatori di rigetto.

La sperimentazione

Il lavoro di Galli si concentra in particolare su una linea di maiali in grado di crescere fino a dimensioni adatte per il trapianto renale e su una linea di maialini (minipig) destinata alla ricerca sul cuore. Le modifiche genetiche apportate sono simili a quelle in corso di sperimentazione negli Stati Uniti, dove l'uso di organi di suino per i trapianti sta facendo passi da gigante. Un altro aspetto chiave del progetto è lo sviluppo di un kit diagnostico per individuare patogeni nei maiali prima del trapianto e la creazione di uno stabulario protetto, una struttura d'allevamento controllata che in Italia ancora manca.

Tessuti di maiale già utilizzati per le valvole

L'impiego dei tessuti di maiale in medicina non è una novità: le valvole cardiache suine sono già utilizzate con successo nei pazienti umani da decenni, grazie alla loro biocompatibilità e alla relativa semplicità di impianto. Questo nuovo progetto potrebbe segnare un ulteriore passo avanti, portando l'Italia all’avanguardia negli xenotrapianti e avvicinando la possibilità di superare la carenza cronica di organi per i trapianti umani. Se i risultati delle ricerche saranno positivi, si aprirà la strada alla presentazione di un programma di trapianti sperimentali alle autorità sanitarie italiane, con la prospettiva di una rivoluzione nella medicina dei trapianti entro pochi anni.

Le ricerche

“I progetti europei sono stati interrotti nel 2017, poi ci siamo autofinanziati”, ha proseguito Galli riferendosi alle sue ricerche. La proposta riguarda “ricerche di base per capire la fisiologia degli organi geneticamente modificati e per identificare degli indicatori di rigetto, che potrebbero portare alla non accettazione da parte dell'organismo umano”.