Una campagna massiva e gratuita contro il tumore alla prostata, tra i più diffusi nella popolazione adulta maschile. A organizzarla, per la prima volta in Italia, è la Lombardia che avvia un screening gratuito per la diagnosi precoce di neoplasia alla prostata.
L’annuncio
L'obiettivo è "individuare l'eventuale carcinoma, aumentando le possibilità di guarigione e riducendo il rischio di trattamenti invasivi", spiega Palazzo Lombardia che ha annunciato il progetto con un incontro al quale hanno partecipato l'assessore al Welfare Guido Bertolaso, il Dg regionale Welfare Marco Cozzoli, e Aldo Bocciardi, direttore di Urologia all'ospedale Niguarda di Milano.
Fase 1
In questa fase possono sottoporsi allo screening i nati a novembre 1974. Successivamente, ogni mese potranno aggiungersi i cittadini che compiono 50 anni nel mese in corso. A dicembre potranno dunque partecipare anche i nati a dicembre 1974, a gennaio 2025 i nati a gennaio 1975 e così via.
La platea definitiva
A regime il programma sarà rivolto agli uomini di età compresa tra 50 e 70 anni, residenti e assistiti in Lombardia. In ogni caso - precisa la Regione - chi rientra tra le persone che possono partecipare allo screening, ma non aderisce immediatamente, mantiene il diritto di partecipare in qualsiasi momento fino al compimento del 70esimo anno di età. Si tratta di "un'iniziativa unica in Italia, fondamentale per la salute dei nostri cittadini, che si inserisce perfettamente nei nostri obiettivi di prevenzione", afferma Bertolaso.
Gli esclusi
I cittadini che nei 2 anni precedenti hanno eseguito il test del Psa e i cittadini che nei 5 anni precedenti si sono sottoposti ad alcuni esami diagnostici specifici (biopsia prostatica, eco trans-rettale, Tac e Rm addome/total body) sono temporaneamente esclusi dallo screening. Il percorso inoltre non è proposto, perché non adatto ai bisogni legati alla loro specifica condizione, ai cittadini che hanno già avuto una diagnosi di tumore maligno della prostata o presentano una mutazione genetica, già diagnosticata in precedenza, che predispone allo sviluppo di tumori e per cui è necessaria una presa in carico dedicata.
I numeri
Bocciardi sottolinea che "la tecnologia ha fatto passi da gigante, in particolare sulla robotica urologica, ma la diagnosi precoce è fondamentale per una terapia sempre meno invasiva". Cozzoli ricorda che "in Italia ci sono oltre nuovi 40mila casi l'anno di tumore alla prostata. Di questi, 6.500 nella nostra regione".
Come partecipare
Per partecipare allo screening, il cittadino deve compilare un questionario disponibile nel proprio Fascicolo Sanitario Elettronico. Se il cittadino non ha accesso al Fascicolo Sanitario Elettronico o preferisce un’assistenza diretta, si può recare presso uno dei punti di accesso indicati sul sito della Regione, dove il personale qualificato lo supporterà nella compilazione del questionario.
L’esame del sangue
Per effettuare il test il cittadino può recarsi presso uno dei laboratori aderenti. È gratuito e non richiede prenotazione né impegnativa del medico curante. A seconda del valore di PSA rilevato nel sangue e della storia familiare di tumore alla prostata registrata tramite il questionario, il programma di screening si struttura diversamente.