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Il professor Armando Santoro dell'Humanitas seguì inizialmente il caso di Eleonora Giorgi, morta oggi per un tumore al pancreas
"Purtroppo l'incidenza del tumore al pancreas nel mondo occidentale sta costantemente aumentando. L'anno scorso in Italia ci sono stati 16mila nuovi casi e, negli ultimi anni, l'incidenza è aumentata con una media di 2-3mila casi l'anno. C'è un chiaro incremento dei numeri per questa patologia, per cause non così chiaramente definite. E in un momento in cui la ricerca oncologica sta facendo grandi progressi, con l'arrivo di tanti nuovi farmaci che stanno cambiando in maniera significativa la prognosi dei tumori in genere, purtroppo non si può dire lo stesso per quello al pancreas, in cui la prognosi resta purtroppo drammatica nella maggioranza dei casi, con una aspettativa di vita limitata".
Così il professor Armando Santoro, responsabile dell'Unità Operativa di Oncologia Medica dell'Istituto Clinico Humanitas di Milano, da cui Eleonora Giorgi, venuta a mancare oggi all'età di 71 anni, a seguito di un tumore al pancreas, è stata inizialmente seguita. "Questo, fa sapere l'esperto, dipende anche dal fatto che, nella "maggioranza dei casi, la quota di pazienti che arrivano all'intervento, al momento della diagnosi, è estremamente limitata ed è inferiore al 20%, perché in genere la malattia si presenta in fase già avanzata, di non operabilità. Non abbiamo degli screening per il tumore al pancreas - spiega poi l'esperto - e resta una delle patologie in cui, negli ultimi 10-15 anni, oggettivamente ci sono stati progressi molto modesti". Pochi, inoltre, i campanelli d'allarme, "anche a causa della posizione anatomica che ha il pancreas". Nel caso dell'attrice Eleonora Giorgi, la spia è stata la glicemia alta. A volte "può insorgere improvvisamente anche l'ittero- prosegue l'esperto- ma fondamentalmente non ci sono sintomi precisi e una diagnosi precoce è abbastanza rara".
Circa il 10% dei pazienti affetti da un adenocarcinoma pancreatico, intanto, sono portatori di alcune mutazioni genetiche ereditate dai genitori. "Ci sono alcune mutazioni - risponde ancora il professor Santoro – per cui abbiamo una certa quota di pazienti con tumore al pancreas che possono anche richiedere terapie biologiche, ma l'immunoterapia funziona molto poco. C'è qualche novità in campo terapeutico, ma nulla di così sostanzialmente valido e importante da modificare la prognosi complessiva della malattia".
Tra i personaggi noti che negli ultimi anni hanno perso la vita a causa del tumore al pancreas, oltre ad Eleonora Giorgi, anche Steve Jobs, Sven Goran Eriksson, Gianluca Vialli e Luciano Pavarotti. Mentre in passato Anna Magnani, Mariangela Melato e David Bowie. Ad esserne colpito, nel 2022, anche il rapper Fedez. Mentre è notizia di pochi giorni fa il decesso del noto ginecologo Giovanni Scambia. "Per fortuna- ha sottolineato il professor Santoro - abbiamo anche una piccola quota di guariti, di persone che hanno una forma perfettamente operabile o che magari con un po' di terapia pre- o post-operatoria riescono anche a guarire. Ma la maggioranza di pazienti con un tumore al pancreas purtroppo ha un'evoluzione negativa in un arco di tempo limitato".
Sempre Eleonora Giorgi, infine, aveva annunciato di seguire delle terapie alternative negli Stati Uniti. Negli USA sono più avanti con la ricerca? "Assolutamente no, credo che Eleonora Giorgi abbia fatto anche qualche terapia sperimentale, ma il mio giudizio sulle terapie alternative, in qualunque campo oncologico, resta fondamentalmente negativo", conclude l'esperto.