Milano, 29 gennaio 2025 – Giornata mondiale della lotta al cancro in programma per martedì 4 febbraio: non solo screening oncologici. La Regione Lombardia, infatti, nell’ambito di un invito generale a partecipare alle attività di prevenzione delle patologie tumorali, richiama anche alla possibilità di sottoporsi a uno screening – sempre gratuito – per l’epatite C.
Si tratta, questa, di una patologia particolarmente “insidiosa” perché difficile da intercettare nelle sue fasi iniziali, a meno di un’analisi preventiva. Quando degenera, l’epatite C può portare allo sviluppo di tumori.
La platea
Fino al 31 dicembre 2025 tutte le persone nate tra il 1969 e il 1989 residenti nella regione potranno aderire in forma completamente gratuita alla campagna di prevenzione dell’epatite C.
Come funziona il test
Il test di screening prevede l’esecuzione di un semplice prelievo di sangue da effettuarsi presso uno dei punti prelievo aderenti. Sul sito della regione è presente un tool attraverso il quale identificare il punto di prelievo più vicino per ciascuno cittadino.
Come accedere al test
Il test di screening può essere richiesto dall'interessato in occasione di un prelievo di sangue, effettuato nel contesto di altri esami ematici oppure anche come esame singolo, presso i Punti prelievo territoriali aderenti.
L’esame non richiede impegnativa del medico e non necessita di prenotazione: è sufficiente presentarsi con la tessera sanitaria. Non serve essere a digiuno. Il test richiede la sottoscrizione di specifico consenso all'effettuazione, con la compilazione di un’idonea informazione che verrà rilasciata dal personale sanitario al momento del prelievo.
L’esito sarà consegnato con modalità identica a qualsiasi altro esame del sangue e comparirà nel Fascicolo sanitario elettronico del cittadino.
E se il test è positivo?
Qualora il test risultasse positivo, il soggetto verrà ricontatto dal Centro specialistico per l’effettuazione di un ulteriore test diagnostico di conferma (test di II livello), che ha lo scopo di identificare la presenza del genoma virale (HCV-RNA) e cioè evidenziare la persistente presenza del virus nell’organismo.
In caso di ulteriore positività la persona verrà indirizzata alla visita specialistica per assicurarle il percorso terapeutico adeguato.
Cos’è l’epatite C
L’epatite C è un’infezione causata dal virus dell’epatite C, l’Hcv, che colpisce il fegato causandone un’infiammazione che tende a farsi cronica. L’infezione spesso è asintomatica per molto tempo ma può condurre progressivamente alla formazione di cicatrici nel fegato e, in conclusione, alla cirrosi. Fibrosi e cirrosi epatica rappresentano i fattori di rischio più importanti per lo sviluppo del tumore epatico.
Il virus dell’epatite C è una minaccia silenziosa in quanto in gran parte dei casi la malattia non da segno di sé fino agli stadi più avanzati (cirrosi e tumore), quando la terapia diventa difficile. Per questo motivo è estremamente importante la diagnosi precoce.
Diagnosticare e trattare l’epatite C in fase iniziale impedisce la progressione della malattia ed evita le complicanze delle fasi avanzate, sviluppo di patologie tumorali comprese.