Laura De Benedetti
Il Giorno

Al Ghisallo, dove il Lambro è da bere

Un itinerario che parte dalla Madonna patrona dei ciclisti per arrivare al luogo dove sgorgano le acque del fiume, ancora chiare e fresche. Senza dimenticare la Pietra Lentina

Milano, gite fuori porta: dove trovare fresco e relax ad un'ora dalla metropoli

La meta è il santuario della Madonna del Ghisallo, al termine di un percorso particolarmente amato dai ciclisti tanto che nel 1949 papà Pio XII ha nominato la Madonna del Ghisallo loro patrona.  La chiesetta, aperta al pubblico, contiene le biciclette donate dai più grandi corridori italiani e stranieri dell'ultimo secolo ed è affiancata dal museo della bicicletta (ingresso a pagamento) di recente costruzione e dal monumento del ciclista realizzato dallo scultore comasco Elio Ponti. Secondo la leggenda il piccolo santuario fu fatto costruire da tale Ghisallo nel Medioevo, come voto per essere riuscito a sfuggire ai briganti. Dal Ghisallo, raggiungibile in un'ora o poco più da Milano, traffico permettendo, passando per Erba e Canzo fino a Magreglio, si gode un bel panorama sul lago di Como. Per rilassarsi ancora di più e il fresco è assicurato conviene però proseguire in macchina verso Pian Rancio fino alla all'ex colonia dei Martinitt, da cui partono i sentieri, per gli amanti dell'escursionismo, verso il monte San Primo a quota 1650 (grandioso da qui il panorama sull'intero lago, sui monti della Valtellina e sulle Alpi Occidentali con in primo piano il Monviso) o il Rifugio Martina. Decisamente più rilassante la passeggiata dal parco avventura Jungle Rider Park verso le sorgenti del Lambro: 10 minuti in piano in mezzo ai castagni (ancora suggestiva, anche un po' più lunga, una mezz'ora abbondante, la salita da Magreglio, tra grotte e cascatelle) per arrivare al punto dove l'acqua sgorga dalla roccia con una limpidezza inimmaginabile per chi conosce il Lambro della Brianza o del Lodigiano, vittima delle numerose industrie che si trovano sulle sue sponde. In zona c'è un'ulteriore attrazione. Scendendo da Pian Rancio in direzione Bellagio, si incontra, dopo 500 metri, la Pietra Lentina, un enorme masso di ghiandone, tipologia di granito, in blocco unico di 30 metri di lunghezza, 19 di larghezza e 9 di altezza , proveniente dalla Val Masino, una laterale della Valtellina. La visita si può concludere proprio a Bellagio, senza poi pretendere di rientrare a Milano, costeggiano il lago senza risalire al Ghisallo, in un'ora.

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