Laura De Benedetti
Il Giorno

Pizzo Formico da Clusone o da San Lucio

Sentiero immerso nei boschi che domina la Val Seriana e degustazione gastronomica al rifugio

Milano, gite fuori porta: dove trovare fresco e relax ad un'ora dalla metropoli

Da qualsiasi parte della pianura si arrivi a Bergamo, la prima montagna delle Prealpi Orobiche di una certa maestosità che si presenti è il Pizzo Formico. Non è un mostro di altezza (1636 metri), ma la sua favorevole posizione gli permette di presentarsi con autorevolezza, quasi a fare da apripista alla regina Presolana e ai 3000 dell'Alta Val Seriana: Coca, Scais e Redorta. E maestosa è anche la croce che domina la sua Cima: 19 metri di altezza, 4930 kg di peso. Il modo più veloce per conquistare la vetta del Formico è quello di raggiungere il parcheggio (2 euro) del Farno dalla Valgandino (1 ora e mezza dal centro di Milano), poi un'oretta di salita, tenendo come eventuale punto di riferimento per il ristoro il Rifugio Parafulmine, sull'altura dirimpettaia. Proponiamo invece qui l'ascesa classica da Clusone, anche per mettere a chi non ama o non può affrontare camminate di una certa durata, di arrivare in macchina almeno al rifugio San Lucio, anche qui pagando con il "gratta&sosta", con la sua spettacolare balconata sulla Presolana, su Clusone e su buona parte della Val Seriana e con le sue tipiche e gustose specialità gastronomiche. Dalla Località La Spessa, dove si imbocca la stradina asfaltata che porta al rifugio, si può però anche optare per la salita a piedi, attraverso un sentiero mai ripidissimo, che in poco meno di un'ora e mezzo porta a San Lucio. Un sentiero immerso nei boschi, fresco anche in piena estate nonostante la bassa altitudine (partenza a 600 metri, arrivo a poco più di mille) passando all'inizio da un bel crocifisso in legno e potendo ammirare verso la conclusione originale opere scultoree in legno realizzate da un artista locale. La fatica profusa e il piccolo risparmio in benzina e per il parcheggio consentiranno di gustare con meno sensi di colpa i prelibati piatti proposti dai gestori del rifugio. Chi poi ha ancora le forze può raggiungere la vetta e la grande croce con un'altra ora e mezzo, un po' più impegnativa della prima. Al rientro Clusone è lì che aspetta i visitatori con le sue chiese, i suoi parchi, i suoi vicoli, i suoi negozi, i suoi ristoranti. Consigliamo in particolare la caratteristica Piazza dell'Orologio, con il palazzo comunale dell'XI secolo, ex baluardo difensivo che vi si affaccia con la sua parte principale e con i suoi affreschi raffiguranti il blasone cittadino; e con la Torre dell'Orologio. Scendendo verso valle la grande e famosa "Pineta di Clusone", con i suoi 22 chilometri di tracciati pedonali, oltre al circuito di skiroll e una parte della ciclabile della Valseriana. Numerosi i punti per potersi fermare per un pic nic o semplicemente per un po' di relax all'ombra degli abeti. fra angoli suggestivi, numerosi massi erratici per il divertimento soprattutto dei più piccoli, un Parco Avventura, un bar.

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