Sesto San Giovanni, 5 agosto 2011 - Atm risponde a Piero Di Caterina, il "gola profonda" dell'inchiesta sulle presunte tangenti per l'area ex Falck: "Non c'è stata nessuna illegalita' nel subentro di Atm a Caronte nella gestione della linea 712". L'imprenditore aveva, infatti, denunciato come 'truccata' la gara", parlando di "atteggiamenti stravaganti dei Comuni di Sesto e Cinisello". L'Atm rispedisce le accuse al mittente: "La linea
712 rientra in quelle qualificate ai sensi della normativa vigente di 'Area Urbana', assegnata alla citta' di Milano quale Comune capoluogo territorialmente competente. Di conseguenza e ai sensi di legge, e' stata ricompresa nel perimetro della gara indetta dal Comune di Milano per l'affidamento dell'esercizio del servizio di Trasporto Pubblico Locale, gara che si è aggiudicata Atm".
Secondo l'azienda, dunque, "l'affidamento della gara da parte del Comune di Milano e il subentro all'ex gestore Caronte sono avvenuti nel rispetto della normativa vigente. La legittimita' della posizione di Atm e' stata confermata dal Tar della Lombardia, dal Consiglio di Stato e dal Tribunale Ordinario di Monza che hanno
sempre rigettato le pretese avanzate dalla societa' Caronte". Atm ha inoltre reso noto di aver gia' provveduto a tutelare la propria posizione nelle competenti sedi giudiziarie in merito alle dichiarazioni di Di Caterina che ha piu' volte chiamato in causa l'azienda.
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