Sesto San Giovanni, 31 agosto 2011 - Il direttore generale del Comune di Sesto, Marco Bertoli, è coinvolto come indagato per finanziamento illecito ai partiti nell'inchiesta della procura di Monza sul "sistema Sesto". Il suo
nome figura nell'avviso di proroga delle indagini insieme a quello degli altri indagati.
A fare il nome di Bertoli (deputato del Pci a 26 anni, nel 1976) è stato l'imprenditore Piero Di Caterina, pure indagato, secondo il quale "in un paio di occasioni mi chiese di andare da" un imprenditore "per ritirare dei contributi alla fine degli anni Novanta, cosa che feci". Secondo Di Caterina, "anche durante il primo mandato di Oldrini (Giorgio, attuale sindaco di Sesto, pure indagato, ndr) Bertoli mi chiese di tornare" dall'imprenditore "e io rifiutai". Nel corso dell'inchiesta Bertoli è stato intercettato al telefono con Giordano Vimercati, già braccio destro dell'ex presidente della Provincia Filippo Penati in cui si discuteva dell'affare Falck.
In un interrogatorio del 17 luglio 2010 Di Caterina ricorda un colloquio avuto con Giuseppe Pasini, il quale gli avrebbe detto di aver versato ''circa un anno fa'' su ''richiesta di Oldrini e Bertoli'' un ''finanziamento di 1,5
milioni di euro per la costruzione della piscina dei 'Diavoli Rossi' a Sesto''. I pm, inoltre, nella richiesta di arresto per Penati, sulla base di recenti intercettazioni, scrivono che Giordano Vimercati, ex braccio destro di Penati, si muove nell'ambito dell'operazione area Falck ''nella veste di consulente delle cooperative emiliane e di persona di collegamento tra gli interessi del committente e il segretario generale del Comune di Sesto, Bertoli''.
Walter Mapelli e Franca Macchia si riferiscono a fatti di ''straordinaria attualita''', poiche' ''a dieci anni di
distanza Vimercati e Degli Esposti sono ancora coinvolti nell'operazione non piu' come compagni di avventura di Pasini bensi' di Bizzi (Davide, l'immobiliarista che nei mesi scorsi ha acquistato l'area, ndr)''. In un'intercettazione del maggio scorso, Bertoli spiega, come ricostruiscono i pm, che bisogna 'rassicurare' ''i bolognesi (secondo gli inquirenti, si tratta delle cooperative, ndr)'' che ''se hanno bisogno del Comune, il Comune e' qui, per andare avanti nell'istruttoria tecnica siamo sempre qui''.
Inoltre, si legge ancora negli atti, nel maggio scorso ''Vimercati tratta direttamente con Bertoli le metrature da
riconoscere nelle varie fasi del piano di lottizzazione Falck, a dimostrazione del ruolo attivo che ancora ricopre nell'interesse delle cooperative''.
Spunta un altro nome nuovo ed è quello di Michele Molina, ingegnere originario di Saronno che si occupa dello sviluppo commerciale dei centri commerciali. In questo caso l'ipotesi di reato è corruzione.
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