GIUSEPPE NAVA
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Presidio a Bresso: "Quelle vasche sono una bomba sanitaria"

Con oltre trecento persone è stata un successo la protesta contro l’invasione del Nord per la costruzione dei bacini di laminazione

Alcuni momenti della manifestazione

Alcuni momenti della manifestazione

Bresso (Milano), 31 luglio 2020 - Oltre 300 persone per dire "No" alla vasca di laminazione nel Parco Nord, nonostante il caldo e l’afa. Ottiene, ieri pomeriggio, il successo sperato la mobilitazione del coordinamento “Torrente Seveso”, che riunisce tutto il fronte anti-vasca dei comitati bressesi e metropolitani, lungo la milanese via Aldo Moro e nella zona dei laghetti di Niguarda.

Striscioni colorati , volantini, cartelloni, musica e cori per gridare insieme "Salviamo il bosco e difendiamo la salute". Il bosco è quello di 4 ettari che sarà completamente tagliato per far posto all’invaso artificiale da 250mila metri cubici, in grado di raccogliere le acque limacciose del Seveso quando è in piena. La salute è soprattutto quella dei 2mila residenti bressesi del Supercondominio di via Papa Giovanni XXIII, che si troveranno la vasca di laminazione a poco meno di 100 metri dalle loro finestre.

L’area di cantiere dove sorgerà l’invaso è stata praticamente recintata; i lavori potrebbero partire a breve, rendendo sempre più evidente la preoccupazione di chi si ritroverà i mezzi in azione sotto casa: "Gli interventi riguarderanno anche le sponde del Seveso in più punti. - spiega Matilde Minella, portavoce del Comitato “No Vasca” -. È prevista anche una leggera deviazione del corso attuale del fiume. Mi chiedo come si può lavorare sulle sponde che accolgono i residui delle acque reflue, contenute nel Seveso, in un periodo di emergenza sanitaria come questo? Queste prime opere sono già delle criticità sanitarie; senza parlare poi del problema sanitario che avremo con una vasca piena delle acque inquinate del Seveso".

Le proposte sono quelle di risanare le acque: "Questa vasca concepita così non va bene - continua Arturo Calaminici, presidente onorario dell’associazione “Amici del Parco Nord” -. Invito ancora il Comune di Milano a riflettere su quest’opera che spazzerà via un bosco che è stato piantumato oltre 30 anni fa. Bisogna chiudere i circa 1.400 scarichi abusivi nel Seveso! Grazie a quanti sono intervenuti". Al presidio hanno partecipato anche il sindaco di Bresso Simone Cairo e il sindaco di Cormano Luigi Magistro: "Sono qui a sostenere le ragioni dei miei concittadini, che si troveranno una vasca di laminazione sotto le loro case - prosegue Cairo -. Con la nascita del progetto delle vasche lungo il Seveso, a Milano è stato realizzato un lago mentre verso Bresso un invaso con le acque del fiume. È incredibile, ma è così. Rinnovo l’invito al Comune di Milano, per trovare insieme una mediazione alla vasca". Per il primo cittadino cormanese Magistro: "Questa vasca di laminazione non risolverà i problemi delle esondazioni a Milano".