ROSARIO PALAZZOLO
Archivio

Cinisello, chiude anche l’hamburgeria

Ancora una serrata per eccesso di debiti a Villa Ghirlanda

Il primo cittadino Giacomo Ghilardi

Cinisello Balsamo (Milano), 2 agosto 2018 - Chiude anche l’hamburgeria, torna a svuotarsi il bar ristorante di Villa Ghirlanda. L’altra mattina gli agenti della polizia locale si sono presentati alla porta del locale, cui si accede da via Sant’Ambrogio, ed hanno ritirato le chiavi ai gestori, due giovani imprenditori che poco meno di un anno fa avevano lanciato il loro progetto per un ristorante con hamburger. Si tratta della terza serrata in circa 10 anni, da quando cioè il Comune ha deciso di adibire l’ala Sud della Villa Ghirlanda ad area di ristorazione adiacente al Museo di Fotografia e al parco. Il primo a chiudere i battenti era stato l’Om che, nonostante fosse riuscito ad entrare nel cuore di tantissimi giovani del Nord Milano, aveva chiuso i battenti lasciando dietro di sé uno strascico di polemiche e di conti non pagati al Comune.

Ci sono voluti alcuni anni prima che l’amministrazione comunale riuscisse a bandire nuovamente la gestione dell’area, scegliendo l’apertura di un ristorante greco che ha avuto vita breve. Anche per questo gestore è stato davvero difficile stare dietro ai conti, nonostante l’impegno economico annuo richiesto dal Comune quale affitto sia solamente di 20mila euro. Ora è stato il turno del "Tag", l’hamburgeria appunto, che aveva inaugurato in sordina il 24 ottobre 2017 e che altrettanto in sordina se n’è andata. Secondo il Comune sono almeno 24mila euro i debiti accumulati dai gestori in questo lasso di tempo. Una parte di questa somma sarebbe stata già recuperata, ma evidentemente il contratto era stato violato in modo irreparabile, tanto che la polizia locale si è occupata di chiedere la restituzione delle chiavi e l’abbandono dei locali.

Qualcuno comincia a temere che vi sia una sorta di maledizione dietro a questi fallimenti, anche perché quell’area bar e ristorante è considerata tra le più pittoresche dell’intera città. «Evidentemente fino ad oggi non si è riusciti a comprendere quale sia la tipologia di locale che può funzionare in una location bellissima, ma oggettivamente particolare – commenta il sindaco Giacomo Ghilardi – Naturalmente spiace per i giovani imprenditori che avevano scommesso su questa attività. Ma non era possibile rischiare di accumulare ulteriori mancati incassi». L’intenzione del Comune è quella di mettere a punto al più presto un bando che da un lato cerchi di valorizzare i molti operatori locali che hanno dimostrato di saper stare sul mercato, ma anche di modificare la tipologia di contratto.