Cormano (MIlano), 18 maggio 2018 - Lidl sbarca anche a Cormano: una media struttura di vendita sarà, infatti, costruita tra le vie dei Giovi, del Lavoro e IV Novembre, nella zona nord della città. Il primo passo c’è stato, l’altro ieri sera, in consiglio comunale, con la votazione del Piano integrato di intervento (Pii) dando, a tutti gli effetti, il via all’iter per la trasformazione ambientale di questo spazio composto dall’ex-mensa aziendale della fabbrica «Form» e da altre 2 strutture abitative disabitate.
La maggioranza compatta del Pd ha votato a favore, mentre la polemica è scattata dai consiglieri di Forza Italia: «Con questa operazione, – hanno sottolineato – la maggioranza ha confermato la totale mancanza di visione della città anche dal punto di vista commerciale». Andando con ordine, il comparto da riqualificare è di circa 9mila e 900 metri quadrati: saranno ospitati i 2mila e 200 metri quadrati della struttura di Lidl, i 3mila e 600 metri quadrati di parcheggio (da 142 posti auto) e altre opere urbane: tra queste, un parco pubblico attrezzato (da mille e 100 metri quadrati), un altro parcheggio comunale (da oltre mille e 100 metri quadrati) e una rotatoria su via dei Giovi. Con questa riconversione «avremo più occupazione per la città, ci sarà un effetto volano per il rilancio della zona, miglioreremo la viabilità con la rotonda e sarà realizzato un nuovo parco. – precisa il sindaco cormanese Tatiana Cocca – Non ci sarà consumo di suolo ma sarà migliorato l’utilizzo attuale, visto che le strutture in questione sono degradate e spesso rifugio di abusivi. Ci sarà un maggior standard qualitativo del territorio».
Invece, per gli oneri di urbanizzazione arriveranno nelle casse municipali oltre 400mila euro. Di tutt’altro avviso, infine, sono gli Azzurri cormanesi; sarà la fine del commercio di vicinato: «Per fare cassa si chiudono entrambi gli occhi, – concludono i consiglieri di Forza Italia – piegandosi alle logiche di bilancio e di mercato. In città ci sono già 5 supermercati. Con che criterio viene consentita la realizzazione di un nuovo colosso della grande distribuzione, che sancirebbe la fine di quelle poche piccole attività commerciali ancora esistenti».