di Davide Tarabini
Sondrio, 25 ottobre 2012 - Val di Lei: svuotata la diga per opere di manutenzione Per la sua costruzione alla fine degli anni ‘50 fu modificata la frontiera tra Italia e Svizzera Fa parte dell’impianto idroelettrico Valle di Lei-Ferrera gestito dalla società svizzera KHR PIURO. Per la prima volta dalla sua messa in funzione nel 1962, il lago artificiale della Val di Lei, vallata alpina attraversata dal Reno di Lei e ricadente in prevalenza sul territorio italiano del Comune di Piuro, sarà presto completamente svuotato per consentire il rinnovo globale dell’impianto idroelettrico Val di Lei-Ferrera, di proprietà della società svizzera KHR (Kraftwerke Hinterrhein A.G.) di Thusis, titolare della concessione di derivazione d’acqua per la durata di 80 anni.
Le dimensioni del bacino, lungo circa 8 km e largo mediamente oltre 500 metri, con una capacità massima di 197milioni di metri cubi d’acqua, rendono l’impatto visivo davvero impressionante, con un panorama desolante modello “Ground Zero”, dal quale riaffiorano le sagome dei maggenghi e le tracce di antichi ruderi sepolti dalle acque del Lago artificiale di Lei, che trasformò profondamente il paesaggio del luogo, fino agli anni ‘50 uno degli alpeggi più caricati dagli allevatori di bestiame della Valchiavenna e della Bassa Valtellina.
Per la costruzione della diga. coem detto, fu modificata la frontiera tra Italia e Svizzera e fu siglato un trattato internazionale che ne regolava i rapporti. Il mastodontico cantiere della Val di Lei, reso celebre dal documentario del regista Ermanno Olmi “Un metro lungo cinque”, vide al lavoro una generazione intera di maestranze italiane, tanto che nel 1959 il cantiere raggiunse la punta massima di operai impiegati con 3.390 addetti.
“Abbiamo iniziato le prime operazioni legate allo svaso della diga nel novembre dello scorso anno e da lunedì abbiamo attivato l’apertura dello scarico di fondo” spiega Giancarlo Tondini, responsabile del patrimonio immobiliare della KHR. “Il lago artificiale viene abbassato tramite l’esercizio corrente della centrale e il bacino rimarrà vuoto dal prossimo mese di novembre fino ad aprile 2013. In questo intervallo la centrale elettrica di Ferrera sarà fuori servizio, permettendo il completo risanamento delle condotte forzate di adduzione, come degli impianti in pressione”. Verranno completamente revisionati lo scarico di fondo, lo scarico di alleggerimento e la galleria d’adduzione. Inoltre, per risanare gli organi di sicurezza sarà svuotato anche il bacino di raccolta di Preda in Val Madris.
Il quantitativo di pesci presenti nel Lago di Lei è stato progressivamente ridotto negli ultimi anni, grazie alla pratica della pesca libera senza restrizioni, così da non richiedere una pesca supplementare da parte delle autorità grigionesi e italiane. La KHR si è impegnata ad assicurare il ripopolamento delle specie ittiche, collaborando con l’Unione Pesca Sportiva della Provincia di Sondrio e l’Ufficio per la Caccia e la Pesca del Canton Grigioni.
Secondo quanto concordato con le autorità italiane nelle conferenze dei servizi e fissato con decreto di Regione Lombardia nel progetto di gestione della diga, KHR compie un monitoraggio ambientale sistematico insieme alle autorità cantonali, alle associazioni ambientaliste e di pesca. A differenza di altri bacini lo sbarramento del Lago di Lei non consente uno spurgo dei sedimenti e del limo e non si rilevano pertanto particolari problematiche relative all’intorbidimento dell’acqua verso il territorio elvetico.
Il programma dei lavori della KHR prevede di concludere la manutenzione entro aprile 2013 e per la sicurezza dei cantieri durante l’inverno (posti a quasi 2.000 metri di altitudine) è stato definito un piano per lo sgombero continuo della neve e l’istituzione di una commissione valanghe. Concluse le operazioni di pulizia e di revisione dell’impianto idroelettrico, il Lago di Lei tornerà progressivamente a riempirsi d’acqua e, per favorire la produzione di energia idroelettrica, la KHR ha in previsione il pompaggio di acqua dal Lago di Sufers. Precipitazioni piovose permettendo e in base alle richieste di energia elettrica dai partner soci di KHR, la società svizzera prevede che il regime delle acque del Lago di Lei tornerà ad una quota vicina alla sua capacità abituale entro settembre/ ottobre del prossimo anno.
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