
"Ho compiuto solo il mio dovere". Non si considera un eroe Simone Ambu, carabiniere di 28 anni in forze alla casera di Delebio dal 2019 che l’altro giorno si è tuffati in acqua per salvare Abdoul, ragazzino di 12 anni che stava annegando nell’acqua gelida di una pozza del torrente Lesina tra Andalo Valtellino e Delebio dove si è buttato con i suoi amici anche se non sa nuotare. Eppure se non fosse stato per lui quel ragazzino sarebbe certamente già morto. Il dodicenne si trovava a circa tre metri di profondità: il militare, che possiede anche il brevetto di bagnino che ha conseguito prima di arruolarsi nel 2017, lo ha individuato anche grazie al costume giallo che indossava. Quando lo ha scorto si è tolto le scarpe e i vestiti più pesanti della divisa che indossava per buttarsi poi subito nel torrente. In apnea ha raggiunto quel corpo esile esanime e lo ha trascinato in superficie per adagiarlo infine a riva, dove ha cominciato a praticargli il massaggio cardiaco e la respirazione artificiale in attesa dell’arrivo del sanitari del 118. "Non respirava e il suo cuore non batteva", racconta. Abdoul attualmente versa ancora in prognosi estremamente riservata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo dove è stato trasferito d’urgenza con l’eliambulanza: è rimasto sott’acqua senza poter respirare per almeno un quarto d’ora perché nessuno prima dell’arrivo del carabiniere è riuscito a ripescarlo. Proprio il suo salvatore che non si considera un eroe sebbene lo sia gli ha promesso che se si riprenderà lui gli insegnerà a nuotare. D.D.S.