REDAZIONE SONDRIO

Acqua per alpeggi e rifugi. Piano da 5,5 milioni di euro

La Regione finanzia 69 progetti per i sistemi di raccolta, stoccaggio e distribuzione "Un supporto fondamentale all’attività agricola e ricettiva nei territori montani".

Acqua per alpeggi e rifugi. Piano da 5,5 milioni di euro

Col bando piccoli bacini la Regione finanzia 69 progetti per un totale di oltre 5 milioni e mezzo di euro per i sistemi di raccolta, stoccaggio e distribuzione delle acque dei rifugi e degli alpeggi. Cinque le province interessate, ovviamente quelle montane: a Bergamo la maggiore dotazione con 1.849.318 per 23 interventi, poi a seguire Brescia, con 1586.681 per 20 domande, Sondrio, 1.367.431 con 16 domande, Lecco, 480.542 per 6 domande e Como, 316.934 per 4 domande.

Nei giorni scorsi è stata approvata la graduatoria dei progetti ammessi al contributo a valere sul Bando Piccoli Bacini. La misura, proposta dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertori, finanzia con 5,6 milioni di euro a fondo perduto interventi di realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di piccoli bacini e sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque, nonché dei relativi sistemi di adduzione e distribuzione. Le risorse sono destinate a enti pubblici e a soggetti privati, quali Comuni montani o parzialmente montani e loro Unioni, Comunità Montane, imprese agricole, proprietari e gestori di malghe, alpeggi e rifugi e consorzi forestali e d’alpeggio.

"L’iniziativa - dichiara l’assessore Sertori - ha avuto un riscontro positivo, in quanto nel periodo di presentazione delle domande (25 settembre 2023 - 1 dicembre 2023) sono pervenute 96 domande di finanziamento, di cui 87 ammesse a contributo, richiedendo un finanziamento regionale di 6,78 milioni di euro. Considerato che il bando prevedeva una dotazione finanziaria di 5,6 milioni di euro, sono state finanziate le prime 69 domande, a fronte di un investimento complessivo dei soggetti richiedenti di 7,26 milioni di euro. Gli interventi finanziati forniscono un supporto fondamentale all’attività agricola e ricettiva nei territori montani, in quanto mirano principalmente alla manutenzione straordinaria e alla realizzazione dei sistemi di raccolta e ai relativi sistemi di adduzione delle acque". Inutile ricordare l’importanza di questi finanziamenti. "Si tratta dunque di opere rilevanti, che richiedono l’impegno di tutti i soggetti perché possano essere completate e rese effettivamente operative. Confidiamo dunque nell’impegno dei beneficiari nel garantire la realizzazione degli interventi entro il 31 ottobre 2025".Fulvio D’Eri