Adelia Carini. Una vita per gli altri

Sondrio piange la scomparsa di Adelia Martinelli Carini, figura di spicco dell'associazionismo locale e fondatrice della sezione Ail. Il suo impegno ha portato alla realizzazione del reparto di Ematologia all'Ospedale di Sondrio, intitolato in suo onore.

Adelia Carini. Una vita per gli altri

Sondrio piange la scomparsa di Adelia Martinelli Carini, figura di spicco dell'associazionismo locale e fondatrice della sezione Ail. Il suo impegno ha portato alla realizzazione del reparto di Ematologia all'Ospedale di Sondrio, intitolato in suo onore.

La città oggi saluterà per l’ultima volta Adelia Martinelli Carini (nella foto), colonna dell’associazionismo, insegnante per un trentennio al liceo scientifico e a quello che un tempo era l’istituto magistrale e storica "mamma" della sezione valtellinese dell’Ail (Associazione Italiana per la ricerca e il sostegno delle famiglie con malati affetti da leucemie, linfomi e mieloma), fondata in memoria dell’amica Anna Battisti Canova che ha presieduto con grinta fino a qualche anno fa. Talamonese di nascita, Adelia era di fatto sondriese da sempre. Sondriese speciale, per giunta, in quanto Ligari d’Argento 2014, la massima benemerenza che ogni anno il Comune assegna a persone che si siano distinte per il bene della comunità. Esattamente il suo profilo, per dedizione agli altri e impegno nell’associazionismo, dall’Unione Ciechi alla Croce Rossa al Soroptimist International e, soprattutto, appunto, l’Ail, la sua "creatura".

Tanto minuta quanto decisa, negli anni ha saputo costruire un valido team di volontari e insieme a loro, tra stelle di Natale e uova di Pasqua ma non solo, ha mosso – è il caso di dirlo – mari e montagne per mettere a segno grandi risultati, in tempi impensabili per la stessa sanità pubblica. "Siamo molto fieri ed orgogliosi – ha dichiarato commossa Ilaria Spinetti, segretaria della sezione valtellinese Ail e braccio destro di Adelia Carini – di essere riusciti l’anno scorso, nel trentennale della nostra associazione, ad esaudire il suo desiderio, che era quello di aprire il reparto di Ematologia presso l’Ospedale di Sondrio che abbiamo intitolato a lei, la nostra presidente emerita per sempre. Ci ha insegnato molto e nel suo nome e nel solco di ciò che ci ha insegnato intendiamo proseguire".S.B.