Sarà aperta anche oggi, probabilmente, la galleria Adige Garda, che già martedì ha portato 3,5 milioni di metri cubi di acqua dell’Adige nel Benaco per evitare l’allagamento di Verona e Polesine. La misura è stata contestata dalla Comunità del Garda, secondo cui sono state violate le norme della convenzione operativa del 2002. Al contrario, per il Comune di Verona si è agito troppo in ritardo.
"Dalle acque dell’Adige – ha incalzato il Wwf Bergamo Brescia – non sappiamo nulla delle minacce al prezioso e delicato ecosistema del Garda". Mentre ancora infuriano le polemiche, però, nella riunione operativa di ieri tra Provincia autonoma di Trento, Veneto, Lombardia e Aipo è stato decisa una nuova apertura oggi, nonché una deroga che porta da 5 a 4,5 metri il livello del fiume necessario per aprire la galleria. Intanto cresce il livello del Garda, arrivato a 120 cm (88 il 31 ottobre), tanto che la quantità dello scarico dall’edificio regolatore di Salionze è stato portato a 110-130 metricubi al secondo rispetto ai 50-70 dell’1 novembre.
Continua ad essere alta anche l’attenzione sugli altri fiumi e laghi nel Bresciano per l’allerta meteo. Il bollettino della Protezione civile evidenziava ieri il raggiungimento della soglia 2 su 3 di allertamento fino a questa mattina per Oglio (sezione Darfo e Marcaria), Mella (sezione di Manerbio) e Chiese (sezione Gavardo), per cui ieri pomeriggio è stata prevista la possibile piena, ma le nevicate in Adamello e Val di Fumo e l’allentarsi delle piogge hanno portato a far rientrare l’allarme. F.P.