
Anche l’energia elettrica ha costi alle stelle
Sondrio - Grazie all’acqua le famiglie valtellinesi meno abbienti avranno una riduzione in bolletta. Pronti 2milioni di euro. L’acqua, elemento imprescindibile per ogni forma di vita, ha anche un valore monetario assai importante per i valtellinesi perché, grazie anche ad una serie di leggi statali e regionali approvate negli ultimi anni, le società produttrici di energia idroelettrica devono fornire una quota di energia gratis, al territorio dove ci sono dighe e centrali, in base a due criteri: la quantità di energia prodotta e quanto ricavato dalla vendita.
Ieri mattina a Palazzo Muzio, alla presenza tra gli altri del presidente della Provincia di Sondrio, Elio Moretti, e dell’assessore regionale agli Enti locali montagna e piccoli comuni, Massimo Sertori, sono state rese note le cifre che i produttori dovranno versare e che verranno poi ripartite. Per la provincia di Sondrio quest’anno, grazie anche ad una scelta di Regione Lombardia che ha deciso di declinare su base provinciale i benefici di una norma inserita nella legge regionale sull’idroelettrico, ci saranno a disposizione ben 8.250.000 euro che, oltre a Residenze Sanitarie Assistenziali (per coprire tutti i costi per le spese energetiche affrontate nel 2021), ai Comuni per l’illuminazione pubblica, impianti sportivi (piscine e palazzi del ghiaccio) e ad altre strutture pubbliche, verranno riservati anche alle famiglie valtellinesi e valchiavennasche.
Nello specifico per le famiglie della provincia di Sondrio sono stati stanziati ben 2milioni per permettere a chi se la passa meno bene di poter usufruire di uno sconto nelle bollette dell’acqua. Potranno inoltrare domanda, nelle sedi dei Comuni di residenza, le famiglie con Isee inferiore a 15mila euro o le famiglie che hanno un Isee di 30mila euro ma due figli a carico. "Queste sono risorse dovute al nostro territorio – ci ha detto Massimo Sertori – che ne ha diritto. Sono cifre che vanno a compensare l’uso delle dighe e delle centrali presenti in loco. Sarebbe bene che capissimo che queste risorse, un diritto per il territorio, non arrivano ovunque in misura uguale… Come Regione Lombardia ci è sembrato giusto inserire, in questo momento storico, le famiglie quali destinatarie di queste risorse. La scelta non è casuale. La quota di energia gratis richiesta ai vari produttori è equa, considera infatti l’energia prodotta realmente ma anche il prezzo di vendita della stessa. In qualche maniera stiamo facendo quel che voleva fare il Governo Draghi: tassare gli extraprofitti".