FULVIO D’ERI
Cronaca

Albosaggia rende omaggio all’ex ct azzurro Cotelli: una strada lo ricorda

Il sindaco Murada: "Lo sci è sempre stato un’eccellenza e quindi abbiamo deciso di intitolare una via a Mario che ha fatto la storia"

La cerimonia di intitolazione della strada a Cotelli

La cerimonia di intitolazione della strada a Cotelli

Ad Albosaggia da ieri c’è la via Mario Cotelli (1943-2019). Si è tenuta infatti nella mattinata, in una sala consiliare gremita in ogni ordine di posto, la cerimonia di intitolazione di una strada del Comune di Albosaggia ad un amico del paese orobico nonché grandissima personalità dello sci, a 360 gradi, qual è stato Mario Cotelli, l’ex ct della Valanga azzurra tiranese di nascita ma sondriese di adozione che se ne è andato nel 2019 lasciando un bellissimo ricordo in molte persone.

Mario Cotelli è stato uno dei personaggi che ha cambiato la storia dello sci italiano, di quello alpino per la precisione, creando il mito della Valanga azzurra, di Thoni, Gros, del "colonnello di Santa Caterina" Pietrogiovanna, di Erwin Stricker e Helmuth Schmalzl e gestendo lo sci italiano per un decennio d’oro (dal 1968 al 1978) ricco di successi a ripetizione. Cotelli, terminata la carriera sul campo, è stato un fine intenditore, un grande commentatore tecnico e un fine polemico capace di suscitare grandi e costruttive discussioni sul sistema dello sci e dello sport in Italia. Alla cerimonia di ieri, presieduta dal sindaco di Albosaggia Graziano Murada, era presente la famiglia dello scomparso oltre ad ex sciatori.

«Lo sci ad Albosaggia è sempre stato uno sport d’eccellenza (sebbene non lo sci alpino ma lo skialp, ndr) e quindi abbiamo pensato di intitolare una via ad un personaggio come Mario Cotelli che ha fatto la storia. Perché la passione di molti per lo sci e per gli sport invernali in generale ha preso quota dopo l’avvento della Valanga azzurra. Mario è stato vicino ad Albosaggia, tante le sue serate qui a parlare di sci, con aneddoti e storie. Cotelli è stato un personaggio con la mente acuta e quando ha smesso di allenare ha contribuito allo sviluppo dello sci con le sue "provocazioni", utili per un’attenta riflessione sulle problematiche della disciplina e di tutto il mondo della montagna".

Non è stata banale nemmeno la scelta della strada da dedicare a Cotelli. "È la via che sale e che dal centro va verso i Campelli e il Meriggio, laddove i nostri ragazzi che praticano scialpinismo si recano spesso e volentieri per gli allenamenti e dove sono state organizzate tantissime gare di grandissimo livello. Per Albosaggia lo sport è importante, è portatore di valori positivi e quindi facciamo il possibile per promuoverlo in tutte le sue forme".