
L’ingegner Marcello Murroni ha fatto da Cicerone spiegando le complessità dell’opera
Tirano (Sondrio) - Una gita fuori porta speciale quella che ha portato nel fine settimana centinaia di persone a salire sulle navette di Anas per mostrare lo stato di avanzamento lavori di una delle opere più attese degli ultimi decenni: la Variante di Tirano, inserita nel progetto “Accessibilità Valtellina“, strategica per i Giochi 2026. In municipio è stata anche allestita una mostra con pannelli esplicativi e video dei lavori finora effettuati.
“Abbiamo registrato molto interesse per quest’opera così complessa che tra l’altro racchiude praticamente tutto ciò che compete all’ingegneria civile”, spiega l’ingegner Marcello Murroni, direttore dei lavori, che ha accompagnato le visite all’articolato cantiere della futura tangenziale elencando le due gallerie, una artificiale chiamata “Dosso 1“ lungo l’asse principale e la naturale “Dosso“, il ponte a tre campate sull’Adda in località Stazzona e l’altro a due campate, sempre sull’Adda, nella zona industriale di Tirano. Vanno aggiunte le quattro rotatorie di Villa di Tirano, Stazzona, Tirano e Campone, i quattro sottopassi e i tre sottovia per “ricucire“ la viabilità locale.
“Le criticità non sono mancate e non mancano, soprattutto per gli scavi in galleria – continua l’ingegnere – Anas sta mettendo in campo ogni sforzo possibile per arrivare alla consegna dell’opera il 31 dicembre 2025, in tempo per i Giochi. Su questo cantiere si lavora sette giorni a settimana, 24 ore su 24”. L’investimento complessivo della nuova Variante che coinvolge Tirano, Villa di Tirano e Bianzone ammonta a circa 221 milioni. Il tracciato che sposterà il traffico dall’abitato di Tirano avrà una lunghezza complessiva di circa 6,6 chilometri a partire dall’intersezione tra l’esistente Ss38 con la rotatoria di Villa di Tirano fino alla rotatoria terminale del Campone. “Chi ha partecipato all’open day ha potuto appurare che si sta completando la gran parte delle opere principali. Il cantiere è aperto su tutti i fronti e tra poco più di un anno, a questo ritmo, l’opera tanto attesa sarà finalmente completata”.