REDAZIONE SONDRIO

Arrestato il trapper che scatenò il panico in stazione

Ecomar, al secolo Omar Bayouda l’ottobre scorso aveva chiamato a raccolta i suoi fans per un video

A furia di cantare di carcere, carabinieri, madama, sbirri, Polizia e giudici che non gli credono, in cella c’è finito veramente. I poliziotti delle Volanti del commissariato Sempione di Milano hanno arrestato Ecomar, al secolo Omar Bayouda, trapper marocchino di 22 anni di Cabiate. Su di lui pendeva un mandato di cattura firmato dai magistrati della Corte d’appello di Milano perché deve scontare in tutto 7 anni e 2 mesi di reclusione dopo svariate condanne emesse dai giudici del tribunale di Monza per una serie di rapine, furti e aggressioni messe a segno tra il 2013 e il 2014. Gli agenti lo hanno rintracciato in un B&B nella zona di corso Monforte prenotato con AirBnB per Capodanno: quando si è registrato per il check-in è immediatamente scattato l’allert automatico in questura perché il suo nome era inserito nella banca data dei ricercati. Il conto che il rapper ribelle deve pagare alla giustizia potrebbe tuttavia lievitare ulteriormente. È infatti sotto processo perché il 25 aprile del 2019 ha assalito a coltellate su un treno in arrivo alla stazione di Seveso un controllore. Lo scorso ottobre è stato inoltre denunciato per aver cercato di girare il video della suo ultimo brano inedito “Senza regole“ tra Lecco e Calolziocorte, chiamando a raccolta via social come comparse centinaia di fan, senza chiedere alcuna autorizzazione e in barba alle normative anti-Covid.

Purtroppo per lui l’appello all’adunata di massa fuorilegge era stato intercettato pure dagli agenti della Polizia lecchese, che così lo avevano aspettato al varco insieme a tutti gli altri ragazzini in stazione a Lecco in tenuta anti-sommossa, obbligandolo prima a ripiegare in un parco pubblico lungo l’Adda a Calolziocorte e poi a battere definitivamente in ritirata, senza scatenare la guerriglia urbana. D.D.S.