Firmato il protocollo d’intesa fra il Comune di Valfurva e Arpa Lombardia. Dopo gli accordi siglati in un recente passato con altri comuni della Valtellina, Arpa ha siglato nei giorni quello con l’amministrazione comunale furvasca. L’attività di mappatura dei valori di fondo dei metalli/metalloidi nel suolo/sottosuolo si amplia quindi sempre più: il Comune di Valfurva ha siglato un protocollo d’intesa per la determinazione del valore di fondo naturale dell’arsenico nei terreni e l’ha fatto con Arpa Lombardia.
Nel territorio della provincia di Sondrio, infatti, l’arsenico di origine naturale è spesso presente nei terreni in concentrazioni superiori ai limiti di riferimento per le aree residenziali e per le aree industriali. Questa condizione complica e appesantisce gravemente la gestione dei materiali di scavo imponendo, per ogni cantiere in cui sia accertato il superamento dei limiti di riferimento riguardanti la presenza dell’arsenico, l’espletamento di una procedura tecnico-amministrativa finalizzata ad accertare l’origine della potenziale contaminazione e a definire le condizioni e le aree entro le quali è possibile il riutilizzo dei materiali da scavo. Una corretta definizione del “fondo“ naturale permette di escludere che la presenza di arsenico sia dovuta a un inquinamento di origine antropica, quindi elimina la necessità di attivare la procedura di bonifica.
"Determinare il valore di fondo naturale di un territorio comunale consente dunque di semplificare tutte le attività edilizie che prevedono la gestione dei materiali da scavo: dalla realizzazione del semplice box interrato fino alle opere pubbliche – dicono da Arpa Lombardia -. Ciò è reso possibile dal fatto che la presenza dell’arsenico è naturale, non dovuta ad attività umane e non vi è necessità di bonifica. La definizione del valore di fondo naturale dell’arsenico nel territorio comunale di Valfurva si affianca a quella, già in corso, per il comune di Aprica e segue quelle già effettuate da Arpa Lombardia – Dipartimento di Sondrio, fra il 2021 e 2023 per i territori dei comuni di Livigno, Bormio e Valdidentro".