Dopo la sentenza di primo grado, anche l’appello, che si è discusso ieri a Brescia, si è pronunciato allo stesso modo. E cioè assoluzione per Pal Surinder, 59 anni, (assistito dall’avvocato Michele Agazzi) e per il connazionale Mandip Singh, 40 anni (avvocato Abbatiello), entrambi indiani. Motivazioni fra 90 giorni. L’omicidio che ha visto i due come imputati è quello del professore dell’istituto Natta, Cosimo Errico, avvenuto la sera del 3 ottobre 2018 (tra le 18,40 e le 19) alla Cascina dei fiori, a Entratico, una sorta di struttura didattica (spesso aveva ospitato scolaresche) e talvolta affittata dal professore per feste. I due avevano lavorato per la vittima, anche quel giorno. In primo grado Pal Surinder era stato assolto per non aver commesso il fatto, mentre Mandip Singh perché il fatto non sussiste, cioè aver favorito il connazionale, mentendo. Il pm Carmen Santoro aveva chiesto la condanna a 24 anni per il primo e 4 anni per il secondo. Omicidio che a questo punto, dopo che l’Appello ha confermato la sentenza di primo grado, resta senza autore e senza firma. Con alcuni dubbi ancora irrisolti. Ad esempio non è mai stata trovata l’arma del delitto, con tutta probabilità un coltello con cui l’assassino ha inferto 23 colpi. Una aggressione brutale e feroce da parte di qualcuno che in quel modo aveva voluto sfogare un rancore, una rabbia accumulati verso la vittima per vicende personali vissute e non piuttosto la reazione di un ladro sorpreso a rubare. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Pal Surinder quel pomeriggio del 3 ottobre 2018, terminato il lavoro alla Cascina dei Fiori a Entratico, sarebbe tornato a casa a Casazza in bici assieme al connazionale Singh Mandip, pure in bici. Poi il primo sarebbe tornato alla cascina con la finalità di rubare i soldi che Errico aveva lasciato. Ma sorpreso dal datore di lavoro avrebbe reagito brutalmente. Valutazione che non ha convinto. F.D.
CronacaAssolti in Appello, il delitto del professore resta senza autore