Sondrio 20 dicembre 2017 - Nuovo interrogatorio per Michele Bordoni, il 27enne di Poggiridenti che dieci giorni fa, sabato 9 dicembre, è entrato con l'auto, una Toyota Yaris, in piazza Garibaldi a Sondrio ed è piombato sui passanti, investendo quattro persone. Il colloquio è stato richiesto dalla Procura di Sondrio e si è tenuto nell'ufficio del Pubblico ministero titolare dell'indagine (l'accusa è strage), il dottor Stefano Latorre, alla presenza degli inquirenti e ovviamente del legale che rappresenta Bordoni, l'avvocato Francesco Romualdi.
Il 27enne, che dal giorno dopo il raid nel centro del capoluogo è rinchiuso nel carcere di via Caimi dopo una giornata trascorsa nel reparto di Psichiatria dell'ospedale cittadino in stato di arresto, ha ricostruito quello che ha fatto quel maledetto sabato, riuscendo a dare risposte più esaustive rispetto a quelle fornite durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto davanti al Gip Carlo Camnasio. Se in quella occasione, infatti, Michele Bordoni ha faticato a ricordare molti dettagli, ieri mattina dalle 10 a mezzogiorno è riuscito descrivere meglio quello che è accaduto. Tanto che avrebbe anche raccontato di aver abbandonato degli oggetti collegati all'episodio (ma non si sa, al momento, di cosa si tratti) in una zona periferica della città, dove poi gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Sondrio si sono recati e hanno sequestrato i misteriosi «elementi di indagine».
Indagini che proseguono: gli investigatori in questi giorni hanno sentito amici e parenti di Bordoni, i testimoni dell'accaduto e le persone investite. C'è, poi, la questione relativa ad una perizia psichiatrica che sia la Procura che l'avvocato Romualdi ritengono importante, ma ci sono divergenze sul metodo. Il Pm Latorre, infatti, ha chiesto la nomina di due consulenti per poter effettuare la perizia, mentre il legale del giovane vuole che sia effettuata tramite incidente probatorio con un perito nominato dal Giudice per le indagini preliminari. Al momento, quindi, tutto è sospeso. Intanto, nei giorni scorsi il 27enne di Poggiridenti ha avuto un primo colloquio con il dottor Claudio Marcassoli, psichiatra e psicoterapeuta, a cui l'avvocato Francesco Romualdi ha affidato il compito di avviare un percorso terapeutico e di sostegno a Michele Bordoni.