SARA BALDINI
Cronaca

Avis-Confartigianato Imprese. Siglato un “patto di sangue“

Un’alleanza per il futuro finalizzata a delineare nuove strategie per rafforzare la cultura della donazione. Il presidente degli imprenditori, Gritti: "Aumenteremo il numero dei tesserati del sodalizio benefico".

Secondo da sinistra Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Sondrio con i vertici di Avis. Si punta ad aumentare il numero dei donatori in valle

Secondo da sinistra Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Sondrio con i vertici di Avis. Si punta ad aumentare il numero dei donatori in valle

Protocollo d’intesa o "patto di sangue", se si considerano le finalità di una delle due parti, tra Avis provinciale e Confartigianato Imprese Sondrio. Un’alleanza per il futuro finalizzata a delineare nuove strategie per rafforzare la cultura della donazione, affrontare alcune criticità e sviluppare nuovi progetti. La novità è stata al centro dell’incontro che ha preceduto la 47ª assemblea annuale dell’associazione: vi hanno partecipato per Asst Paola Lanzini, direttore Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, il direttore generale di Ats della Montagna Monica Fumagalli, Oscar Bianchi, Presidente di Avis Regionale Lombardia, il "padrone di casa" Gionni Gritti, presidente di Confartigianato Imprese Sondrio ed Eros Rodigari, Presidente di Avis provinciale Sondrio che ha dichiarato: "Avis continua a lavorare in stretta sinergia con Asst, Ats e, da oggi, anche con Confartigianato Imprese Sondrio per contribuire a promuovere e sostenere la donazione di sangue e di emocomponenti. La collaborazione tra istituzioni e volontariato è fondamentale per affrontare le sfide future". "Grazie all’intesa con Avis provinciale Sondrio, possiamo unire le forze per una causa di grande valore - ha aggiunto Gionni Gritti – Rappresentiamo due realtà fortemente radicate sul territorio, accomunate dallo spirito associazionistico e da un profondo senso di comunità. Molti soci di Confartigianato sono già vicini ad Avis, e sono certo che questa collaborazione contribuirà a far crescere il numero dei donatori". Ribadita la necessità di un impegno comune per potenziare la raccolta di sangue e plasma, rispondendo così alla crescente domanda di emoderivati per uso terapeutico. "La provincia di Sondrio si distingue per la presenza di numerosi donatori, ma le richieste sono in continuo aumento e vi è dunque la necessità di ampliare ulteriormente la platea dei donatori e di fidelizzarli, affinché il loro apporto sia garantito nel tempo" ha confermato Ida Maria Ada Ramponi, numero uno di Asst. "La donazione è un gesto di grande civiltà che non può essere sostituito da farmaci o terapie – ha aggiunto Monica Fumagalli, dg di Ats Montagna - Proprio quest’anno abbiamo avviato un tavolo congiunto per coinvolgere gli studenti e mi auguro che questa collaborazione porti frutto: agendo nelle scuole riusciamo a raggiungere anche i ragazzi stranieri e svolgiamo un’opera preziosa di educazione e d’integrazione". Sara Baldini