
Asst, i nuovi vertici della sanità Valtellina Valchiavenna
Sondrio, 26 gennaio 2015 - E' ora al completo la direzione strategia dell’Azienda socio sanitaria territoriale (Asst) Valtellina Valchiavenna e dell’Alto Lario. A fianco al direttore generale, Giuseppina Panizzoli, e alla già nominata (in qualità di direttore socio- sanitario) Rosella Petrali, anche Giovanni Monza, in qualità di direttore sanitario. Milanese, classe 1960, con esperienze lavorative in qualificati settori sanitari, è stato direttore medico di presidio all’azienda ospedaliera Fatebenefratelli di Milano e, da ultimo, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliera della provincia di Pavia. «Cercheremo di mutuare le direttive di Regione - spiega Monza - l’azienda è vasta, ma si cercherà di creare uniformità tra le strutture e di leggere (e rispondere) in maniera adeguata la domanda del territorio».
In qualità di direttore amministrativo, troviamo, invece, Carlo Maria Iacomino, classe 1960, che, prima dell’incarico, era direttore amministrativo all’Asl di Como. Annalisa Fumagalli, classe ‘61, di Como, dal 2012 direttore medico di Menaggio, sarà il nuovo direttore medico dei presidi di Menaggio, Chiavenna e Morbegno, così da alleggerire il carico del dottor Riccardo Bertoletti che, fino all’entrata in vigore della riforma sanitaria, si occupava della direzione medica di tutti i presidi Aovv. Dopo la presentazione delle new entry in casa Asst, ha preso il via il primo collegio di direzione, con tutti i primari e capidipartimento, nel corso del quale è stato fatto il primo punto sulle regole del 2016 e sono stati ascoltati i responsabili dei distretti. «Attenzione particolare - specifica Panizzoli - la riserveremo al Pot di Morbegno e all’utenza, per fare in modo che il cambio di regole e dimensioni dell’azienda sia il meno impattante possibile».
Viste la preoccupazione manifestate dai pazienti in alcune aree, Panizzoli rassicura: «Dato che credo impossibile che la riforma sanitaria venga rivista, faremo di tutto per rendere il passaggio graduale e senza traumi per i pazienti. Nessun cittadino dovrà accorgersi della modifica territoriale, né accusare disservizi, quindi, non romperemo le collaborazioni in essere dall’oggi al domani». Su un quotidiano nazionale, ieri, tra gli ospedali in deficit appare anche Sondrio, come mai? «Posto che il consuntivo viene fatto a maggio - specifica Panizzoli - i dati in mio possesso parlano di pareggio. Potrebbe essere che ci sia carenza di risorse complessiva, ma non da portare in rosso il bilancio. Ad ogni modo, verificherò la cosa con il personale che se ne occupa».