REDAZIONE SONDRIO

Baby atleti intossicati in montagna: "Acqua del ruscello contaminata"

Chiesa in Valmalenco, le risposte dalle analisi. I ragazzi avevano bevuto dove pascolano le mandrie

Le analisi effettuate subito dopo dall’Ats della Montagna nelle acque del ruscello hanno evidenziato la presenza del Norovirus

Le analisi effettuate subito dopo dall’Ats della Montagna nelle acque del ruscello hanno evidenziato la presenza del Norovirus

I giovani intossicati in Valmalenco a fine luglio potrebbero essere stati vittime di un virus presente nell’acqua del torrente nel quale hanno bevuto. Parrebbe infatti questa la causa di diarrea e vomito che a fine luglio ha colpito 11 dei 22 giovani atleti comaschi, appartenenti alla società Lieto Colle di Colverde, in Valmalenco per un ritiro, qualche ora dopo una gita in quota, richiedendo l’intervento dei mezzi di soccorso e il loro trasporto in alcuni ospedali della provincia di Sondrio ma anche del comasco e del lecchese. Già in serata si era venuti a sapere che i ragazzi, come da loro dichiarazioni rilasciate agli accompagnatori, avevano bevuto in un ruscello. Ma non tutti quelli che hanno bevuto hanno accusato sintomi.

Le analisi effettuate subito dopo dall’Ats della Montagna nelle acque del fiumiciattolo d’alta quota, nel quale i ragazzi hanno bevuto, hanno evidenziato la presenza del Norovirus, un virus che è la causa più comune di gastroenterite, con vomito e diarrea. Proprio come è successo ai dodicenni. I ragazzi, mediamente, sono rimasti una nottata negli ospedali di Sondrio, Chiavenna, Gravedona e Lecco e, dopo essere stati curati a dovere e soprattutto reidratati, sono stati dimessi. Una brutta avventura, finita però bene.

"I campioni di alimenti e acqua della rete erano tutti negativi. Acqua del torrente risultata positiva al Norovirus…". Questo in estrema sintesi quel che è emerso dalle indagini dell’Ats della Montagna. E quindi potrebbe essere stato proprio il Norovirus presente nell’acqua del torrente a scatenare la gastroenterite mentre gli alimenti e l’acqua testata nella struttura che ha ospitato i giovani atleti comaschi sono risultati assolutamente privi di batteri e in perfetta regola.

Nuona regola è non bere dai ruscelli dove ci sono mucche al pascolo. Fulvio D’Eri