Berbenno di Valtellina (Sondrio), 12 marzo 2023 – La gita in un paese vicino, per divertirsi con una decina di altri amici al luna park, si è conclusa in tragedia per due 15enni in Valtellina, travolti e uccisi da un treno nella piccola stazione di Berbenno. All’origine dell’incidente, secondo le prime indagini della questura di Sondrio, con i carabinieri del Comando provinciale e la Polfer di Lecco, secondo una prima ipotesi ci sarebbe stata una challenge, ossia una pericolosissima sfida in voga tra molti giovanissimi: attraversare i binari all’ultimo momento, prima dell’arrivo del treno. Ma questa volta il gioco è finito male.
In realtà non ci sarebbe stata alcuna sfida di coraggio tra amici dietro la morte dei due quindicenni travolti da un treno regionale alla stazione di San Pietro Berbenno (Sondrio). E’ quanto emerge dalle prime evidenze della Procura di Sondrio che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti. Chi indaga definisce l’ipotesi una “mancanza di rispetto” nei confronti delle famiglie di Ajeti Meriton e Manuel Gabriel Tejada Reyes.
Nel frattempo la Polizia ferroviaria, su delega dei procuratori Piero Basilone e Chiara Costagliola, sta sentendo, come persone informate dei fatti, gli amici delle due vittime. Gia’ ieri sera erano state raccolte delle loro dichiarazioni che, pero’, non erano state verbalizzate. Informazioni utili sulla ricostruzione dell’incidente potrebbero arrivare anche dall’analisi dei cellulari dei due quindicenni, sottoposti a sequestro probatorio. L’autopsia sui corpi di Meriton e Reyes dovrebbe svolgersi mercoledi’.
I due ragazzini sono stati investiti e non hanno avuto scampo, un terzo che era con loro si è salvato per un soffio, prima di venire investito pure lui. Le vittime, Meriton Ajeti nato in Kosovo e residente a Sondrio, dove frequentava il primo anno di Ragioneria, e Manuel Gabriel Tejada Reyes, nato a Gallarate, in provincia di Varese, da famiglia originaria dell’Argentina, e anche lui con i familiari residente nel capoluogo valtellinese, con un amico, arrivati nelle vicinanze della stazione hanno deciso di scavalcare il muro in cemento che divide i binari dalla trafficata statale 38 dello Stelvio.
Il resto della compagnia, invece, in tutto una decina di ragazzi tra i 13 e i 17 anni, si sono serviti del vicino sottopasso ciclopedonale, per raggiungere la banchina e attendere l’arrivo del treno locale che fa sosta in paese e che li avrebbe riportati tutti in città, al termine della bella giornata di sole quasi primaverile trascorsa divertendosi sulle giostre del luna park allestito in uno spazio verde a Berbenno, un paese noto per i suoi vigneti sulle alpi Retiche e, nella frazione di fondovalle, lungo la direttrice che porta i turisti nelle località sciistiche.
Da qui la decisione del terzetto, parrebbe dalle prime testimonianze raccolte dagli investigatori, coordinati dal magistrato di turno della Procura di Sondrio, dottoressa Chiara Costagliola, di attraversare le rotaie al sopraggiungere del treno, un diretto alla stazione Centrale di Milano che in quel tratto rettilineo ha una alta velocità. Il macchinista si è trovato all’ultimo davanti quelle sagome e non ha potuto evitare il terribile impatto con i due amici, sbalzati sulla massicciata ferroviaria. Subito ha azionato il freno, ma non è stato assolutamente possibile evitare la collisione risultata mortale. Le carrozze hanno arrestato la loro corsa circa 150 metri più avanti, rispetto al punto del tremendo urto. Immediato l’allarme ai soccorritori di Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza) che ha mandato in zona ambulanze e automedica, ma per i due minorenni travolti non c’era, purtroppo, più nulla da fare.
Poco dopo, al diffondersi della tragica notizia, sul posto sono giunti straziati dal dolore alcuni familiari e parenti dei ragazzi uccisi. I poliziotti delle Volanti hanno ascoltato le prime testimonianze degli amici di Meriton Ajeti e Gabriel Reyes, in attesa delle conferme ai loro racconti dalle immagini catturate dalle telecamere situate nella zona della stazione. La circolazione ferroviaria, sulla linea Tirano-Sondrio-Lecco-Milano, ha subito in alcuni tratti delle sospensioni e Trenord ha organizzato dei bus sostitutivi per alcune delle corse soppresse. Dopo i primi rilievi, ad opera anche della Polizia Scientifica della questura sondriese e della Polfer di Lecco, i due cadaveri dei giovanissimi, coperti da un telo fra i binari, sono stati rimossi per essere ricomposti all’obitorio dell’ospedale civile di Sondrio. Nelle prossime ore la Procura deciderà se disporre l’autopsia su entrambi, oppure accontentarsi della semplice ricognizione cadaverica in programma domani, mentre è stato deciso il sequestro del convoglio.