Avrebbe approfittato di un varco venutosi a creare nella siepe potata nei giorni scorsi il bambino di nemmeno tre anni che venerdì è fuggito – o, meglio, sfuggito alle attenzioni delle educatrici - dell’asilo nido ed è stato ritrovato a parecchie centinaia di metri da lì, in via Ventina, nei pressi del Settimo Ponte, da un anziano.
L’uomo, una volta intuito che il bimbo si fosse allontanato per conto proprio, lo ha preso in braccio per evitare che venisse investito dalle auto (resta ancora da capire come abbia attraversato viale Stadio, sempre molto trafficato, senza essere travolto) e ha chiamato il 112. Poco dopo sono intervenuti gli agenti della Polizia locale che, dopo aver "ricostruito" quanto accaduto, hanno riportato il piccolo al nido, tra lo sgomento e le lacrime di chi non avrebbe dovuto perderlo di vista e la reazione, immaginabile, della famiglia che, dopo lo spavento, sarebbe intenzionata a sporgere querela. "Sono profondamente dispiaciuta per l’accaduto e sinceramente vicina alla famiglia: come madre e nonna posso immaginarmi lo sgomento – ha commentato l’assessore all’Istruzione del Comune di Sondrio, Marcella Fratta - Questi fatti non devono succedere e sono grata al cittadino premuroso e attento e agli agenti che si sono presi cura della piccola creatura".
Quanto alle responsabilità di quanto accaduto, "abbiamo richiesto dettagliata relazione ai gestiori del nido sollecitando un rafforzamento delle attenzioni sulla sicurezza e soprattutto assoluta chiarezza su che cosa sia successo venerdì".