MICHELE PUSTERLA
Cronaca

Tartano, un bivacco nel nome del padre

La nuova struttura fra larici e cervi voluta da Guido e Annalisa Rovedatti in memoria del papà Roberto impegnato per anni nel sociale

Un particolare dell’interno del nuovo bivacco

Tratano (Sondrio) - In posizione equi distanziata tra i paesi di Campo, Tartano e Talamona in una sella che è un passo tra le valli a 1.850 metri di quota sul livello del mare in località “La Motta di Postareccio”, nel territorio comunale di Tartano, è stato realizzato un bivacco in ricordo di Roberto Rovedatti mancato, per un malore, proprio nei boschi della vallata orobica nell’agosto 2017. Voluto dai figli Guido ed Annalisa, è stato realizzato grazie all’aiuto di tanti volontari e offerte libere di tanti amici per continuare nei valori di generosità e altruismo e amore per la montagna che, in silenzio e con il suo semplice esempio, il padre ha lasciato in eredità. Il bivacco è una piccola baita a disposizione di tutti gli escursionisti, autogestita, con 10 posti letto, stufa/cucina economica a legna ed un grande tavolone con belle panche. Aperto dal 29 luglio, data del compleanno di Roberto, attualmente è utilizzabile solamente in caso di emergenza, ma non appena terminerà l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, attraverso il sito internet www.bivaccorovedatti.org, sarà possibile prenotare il pernottamento tramite un calendario dedicato.

"La struttura recuperata da un antico sedime - spiega Guido Rovedatti - ripresenta le linee architettoniche dei “Caléc” di alta quota tipici delle nostre valli, ed è stata realizzata con muratura in pietra locale a vista, rivestita parzialmente con tavoloni di larice ricavati abilmente da boscaioli sul posto e grandi vetrate che la rendono luminosa e unica nel suo genere. La vista oltre che su tutte le valli interne della Val Tartano, spazia sulla bassa Valtellina, con l’Adda che sfocia nel lago di Como, mentre in lontananza si può notare il gruppo del Monte Rosa e, a Nord, il gruppo della Valmasino con il Monte Disgrazia in primo piano". Attorno al bivacco, in collaborazione con il “Consorzio Pustarèsc” (ente privato no profit di miglioramento fondiario), quello che ha realizzato l’ormai famoso “Ponte nel Cielo”, è stato allestito un grande parco selvatico naturale con panche e tavoloni in legno all’ombra di larici e abeti e semplici bacheche in legno che raccontano di Roberto e del suo impegno nella cooperativa sociale “La Breva” e nell’associazione “Navicella” di Traona, impegnate da anni nell’aiuto alle persone con disagio psichico. Per fare conoscere la nuova struttura, l’associazione sportiva Team Valtellina ha in programma sabato 14 agosto un vertical con partenza in località Biorca di Tartano ed arrivo al nuovo bivacco, avente uno sviluppo di circa 3,5 km e un dislivello positivo di 700 metri. Info ed iscrizioni su www.teamvaltellina.com.