
Numerosi utenti hanno lamentato la difficoltà di lettura delle bollette Secam. A sottolinearlo il Comitato acqua Pubblica della provincia di Sondrio che denuncia come molti cittadini siano "esasperati dal ricevere fatture incomprensibili che non danno loro modo di verificare né i calcoli né i periodi. Il confronto con le fatture di altri gestori non lascia dubbi sulla poca chiarezza delle fatture emesse da Secam". A dare ragione, almeno in parte, agli utenti l’amministratore delegato della società partecipata Gildo De Gianni: "Le bollette, in linea con le normative vigenti, rispondono a un criterio di massima trasparenza che, mi rendo conto, può essere di difficile interpretazione". La situazione riguarda solamente le utenze della provincia di Sondrio prive, per un terzo circa del totale, dei contatori che una volta posizionati, hanno comportato la ridefinizione delle bollette passate, con le relative difficoltà di comunicazione. Gli attivisti, però, non sono preoccupati unicamente dalla chiarezza delle bollette: il Comitato, infatti, ha espresso seri dubbi sulla gestione economica dei conti di Secam.
Nel dicembre scorso la società, per riassestare uno squilibrio finanziario ma non economico – un problema di liquidità e non di conti – aveva adottato, con l’approvazione della quasi totalità dei soci, un nuovo piano economico. Secondo gli attivisti, però, la situazione non sarebbe migliorata tanto che la partecipata pubblica sarebbe stata obbligata a ad aprire una nuova linea di credito dandone "comunicazione ai sindaci – come sottolineano dal Comitato – a giochi fatti". "Nessuno squilibrio economico o finanziario – rassicura però De Gianni –. La nuova linea di credito che abbiamo aperto è in sostituzione di un’altra, non c’è nulla di aggiuntivo ma semplicemente un sistema finanziario maggiormente conforme alle nostre esigenze".
M.B.