FULVIO D'ERI
Cronaca

Coppa del Mondo promossa, in attesa dello sci per tutti

L’assessore Cambiaghi: "Evento organizzato in maniera impeccabile. Per gli impianti abbiamo chiesto a gran voce una data certa di riapertura"

coppa del mondo di sci

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Bormio 30 dicembre 2020 -  Spettacolo ed emozioni ieri mattina per il SuperG maschile, che, dopo il rinvio della gara di lunedì a causa del maltempo, ha dato il via alla ormai consueta due giorni sciistica di fine anno sulla Stelvio. Una pista fantastica che, ieri, ha esaltato le doti dello statunitense Ryan Cochran-Siegle, alla sua prima affermazione in Coppa del Mondo davanti all’austriaco Vincent Kriechmayr e al norvegese Adrian Smiseth Sejersted.

Ma quello di Bormio è un vero e proprio evento anche se quest’anno è stato fortemente limitato dalle restrizioni anti Covid. Ma un buon numero di persone sono salite ai margini delle reti che delimitano la pista. Bella per tutti meno che per gli italiani, assai deludenti. Al parterre, invece, c’era, fra gli altri, l’assessore allo Sport di Regione Lombardia Martina Cambiaghi che ha seguito la gara con attenzione: "L’importanza strategica di questo evento è evidente perché la Stelvio è la pista che ospiterà le prove maschili di sci alpino delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Nonostante tutte le difficoltà di un periodo segnato dalla pandemia, gli organizzatori sono riusciti ad allestire un evento del genere in maniera impeccabile. E, vi assicuro, che di questi tempi non è per nulla facile. Il mio ringraziamento va a tutta la macchina organizzativa.

Le montagne lombarde per la Regione sono strategiche e importanti. Purtroppo quest’anno la stagione invernale non è ancora incominciata, stiamo attendendo dal Governo il permesso per poter aprire gli impianti. Finalmente il Comitato tecnico scientifico ha visionato il documento approvato il 23 novembre dalle Regioni nella conferenza Stato Regioni. Sono poche le modifiche che bisogna apportare, le più importanti riguardano un adeguamento del documento alle varie zone. Nelle zone gialle e arancioni si potrà aprire mentre se una località sarà in zona rossa gli impianti rimarranno chiusi. Le Regioni hanno già provveduto ad apporre questi adeguamenti, ora la palla passerà di nuovo alla Conferenza delle Regioni che contiamo venga convocata nei prossimi giorni, prima della fine del 2020. Vogliamo essere pronti per l’inizio del 2021. Il 7 gennaio sarà difficile che gli impianti riaprano. Quel che abbiamo chiesto è una data certa, al massimo per metà gennaio, oltre ad adeguati ristori.