FULVIO D’ERI
Cronaca

Bormio, la strada che porta alle Olimpiadi passa da Parigi: gli appunti di viaggio del sindaco dalla Ville Lumière

Una delegazione nella capitale francese per i Giochi. Obiettivi su organizzazione e logistica. “Viaggio impegnativo, per i tanti appuntamenti, ma anche formativo”

La delegazione di Bormio sorridente a Parigi

Seconda da destra in piedi, il sindaco di Bormio Silvia Cavazzi

Bormio (Sondrio), 11 agosto 2024 – Bormio si è tuffata nell’atmosfera olimpica con spettatori interessati, attenti più all’organizzazione che alle gare, concentrati sulla logistica anziché sulle medaglie. Nei giorni scorsi, prima il sindaco Silvia Cavazzi e il suo vice Oscar Cola, quindi l’assessore Samanta Antonioli hanno raggiunto Parigi per partecipare all’Observers programme predisposto dal Comitato olimpico internazionale per le sedi delle prossime edizioni dei Giochi, sia estivi che invernali.

“È stato un viaggio impegnativo, per i numerosi appuntamenti previsti - spiega il sindaco Cavazzi - ma anche formativo, perché ci ha consentito di osservare sul campo l’organizzazione nel pieno svolgimento dell’evento, sia per quanto riguarda le competizioni che l’accoglienza di delegazioni e pubblico. Si tratta di aspetti strategici che definiscono il limite tra una buona e una pessima organizzazione: quello che abbiamo toccato con mano e quanto ci è stato illustrato ci hanno aiutato a comprendere la complessità dell’evento sportivo più importante al mondo, la cura e l’attenzione che richiede in fase di programmazione. L’esperienza a Parigi ci ha permesso di capire l’organizzazione dell’evento sotto vari aspetti, che dovranno essere adattati ed applicati nella nostra realtà locale di venue olimpica. È stato entusiasmante vivere la città e immaginare la Bormio del 2026, sede di gara delle prossime Olimpiadi, che avrà gli occhi del mondo puntati addosso”. Due gli obiettivi della visita: individuare i ruoli chiave all’interno della macchina organizzativa e comprendere l’azione del territorio.

Differenze e similitudini

Dagli accrediti ai trasporti, dai rapporti con i mass media a quelli tra comitato organizzatore ed enti, fino al lavoro di staff e volontari: un universo di compiti a coprire tutti gli aspetti di un’Olimpiade. Ma anche la sostenibilità delle strutture e la legacy, ovvero quello che l’evento lascerà sul territorio. “Ci siamo resi conto di cosa significa pianificare, organizzare e ospitare i Giochi olimpici - conclude l’assessore Antonioli - ma anche dei benefici che porta alle sedi di gara. Bormio, a differenza di Parigi, avrà due sole discipline, lo sci alpino e lo sci alpinismo, ma in dimensioni ridotte dovremo replicare quanto è stato realizzato nella capitale francese. I numeri saranno diversi ma non i compiti che dovremo svolgere e gli aspetti di cui dovremo occuparci”.