Bormio (Sondrio), 22 ottobre 2023 – Nessuno “scippi” le gare di sci alpino a Bormio. Ci ha pensato il sindaco, Silvia Cavazzi, a dar voce all’intera comunità pronta a lottare con le unghie e con i denti pur di ospitare le Olimpiadi 2026. “Non possiamo pensare alle Olimpiadi senza la pista Stelvio: l'Italia non può permettersi di rinunciare a una delle piste più spettacolari del mondo – spiega la primo cittadino –. Le gare sono state assegnate a Bormio e qui rimangono. A poco più di due anni dalle Olimpiadi non avrebbe senso modificare la ripartizione originaria e noi ci opporremo in tutti i modi a fronte della programmazione, del lavoro e dell'impegno nostro e di Regione Lombardia”.
Bormio e la Valtellina ospiteranno le competizioni più prestigiose, quelle dello sci alpino maschile, e fra queste la gara regina, la discesa libera, sulla pista Stelvio, una delle più spettacolari al mondo. A eleggerla sono stati gli stessi atleti, gli uomini jet più quotati, che negli anni hanno dato vita a discese avvincenti, a cominciare da Dominik Paris, sette volte vincitore, insignito della cittadinanza onoraria di Bormio, per continuare con un campione del recente passato, il livignasco Giorgio Rocca, e con Pietro Vitalini, discesista di livello mondiale, fino a chi sulla Stelvio sogna di gareggiare per l'oro olimpico, Pietro Zazzi, bormino, ambassador del suo paese.
"Le Olimpiadi senza la Stelvio è un'ipotesi che non prendiamo in considerazione e ringraziamo il governatore Attilio Fontana e l'assessore regionale Massimo Sertori per averlo ribadito. Per febbraio 2026 la Stelvio sarà ancora più bella e lo Ski Stadium completamente trasformato grazie al progetto già definito e ai lavori che partiranno la prossima primavera. Ci stiamo impegnando tutti moltissimo, ci sono un paese e una valle che attendono l'appuntamento olimpico e sono certa che nessuno resterà deluso. Da amministratore pubblico comprendo la delusione di Cortina, ma non accetto che la compensazione vada a penalizzare chi sta lavorando incessantemente sulla base dei programmi a suo tempo definiti, sarebbe irrispettoso, uno sgarbo evidente che penalizzerebbe l'intero evento perché nessuna pista in Italia è al livello della nostra Stelvio”.
Ragionamento che si allarga alle prove di sci alpinismo, la disciplina che nel 2026 farà il suo esordio alle Olimpiadi. "A questo punto ogni rinuncia è difficile – precisa il sindaco Cavazzi –, anche perché sono già state promosse attività e si sono svolte diverse ispezioni da parte della Federazione internazionale dello sci alpinismo”.
Bormio non chiede niente di più di quanto non sia stato programmato dal Cio: ospitare le gare dello sci alpino maschile e le prove dello sci alpinismo. “C'è una squadra al lavoro da anni, supportata da tutto il paese: abbiamo coinvolto professionalità diverse, figure che stanno seguendo ciascuna un ambito specifico, abbiamo costituito la Fondazione Bormio. Al di là degli interventi strutturali, ci siamo dati un'organizzazione creando una rete, l'impegno da parte nostra è massimo e lo stiamo dimostrando. Sappiamo di non poter avere l'ultima parola – conclude il sindaco Cavazzi – poiché la decisione sul programma delle gare spetta al Cio, ma siamo pronti a far valere le nostre ragioni: la pista Stelvio non si tocca e deve rimanere nel calendario olimpico, così come le gare dello sci alpinismo”.