REDAZIONE SONDRIO

Cacciatori di storia. Archeologi in campo dall’ateneo di Verona

Novate Mezzola, dopo il ritrovamento di una palla di cannone

Nella foto di archivio, i ricercatori veronesi durante gli scavi nel Comune di Piuro

Nella foto di archivio, i ricercatori veronesi durante gli scavi nel Comune di Piuro

Il Comune di Novate Mezzola sigla un accordo con l’Università degli Studi di Verona per indagare sul potenziale archeologico del suo territorio. Ad annunciare lo studio è il sindaco Fausto Nonini, dopo il ritrovamento di una antica palla di cannone sul territorio: "L’Università di Verona, già da anni è operativa nel territorio provinciale, vogliamo avviare uno studio finalizzato a indagare e valorizzare il patrimonio storico, archeologico del nostro territorio comunale. Vogliamo, in pratica, allestire progetti mirati per scoprire la nostra storia".

L’università veronese collabora infatti con Piuro dove nel 2023 sono stati ritrovati i resti di un nuovo palazzo rinascimentale. E grandi scoperte sono state fatte nel Parco delle Orobie (un sito fossile risalente al Permiano e cioè a 280.000 anni fa) o a Berbenno (scoperta una tomba di 4mila anni fa durante gli scavi per la nuova palestra).

Anche Novate vuol conoscere la sua storia. "Come già emerso ed evidente, il nostro territorio presenta numerose testimonianze storiche, confermate dal ritrovamento, effettuato nello scorso anno, della palla di cannone del XVII secolo nella frazione di Campo Mezzola, probabilmente legata agli eventi della Guerra dei Trent’anni. A ciò si aggiungono la presenza di fortificazioni e di manufatti risalenti ad epoche ancora più antiche, come i massi Avelli di San Giorgio".

Lo studio sarà affidato al Dipartimento di culture e civiltà dell’Università veneta che indagherà sulle fortificazioni e le aree connesse presso l’abitato di Novate e la Riva, sull’area di Campo Mezzola, dove è stata ritrovata la palla di cannone, e sulle località montane di San Giorgio oltre a tutte le aree archeologicamente rilevanti.

L’obiettivo principale è creare una base documentale solida per approfondire la storia del territorio e sviluppare futuri progetti di ricerca, tutela, valorizzazione e divulgazione. Il progetto durerà tre anni e includerà attività di ricerca sul campo, studio delle fonti storiche, rilievi, avvalendosi di tecnologie innovative come il telerilevamento e il Gis".

Fulvio D’Eri