FULVIO D’ERI
Cronaca

Cade in bici e rischia la vita. Vigile del fuoco di passaggio un eroe per il giovane ciclista

Il manubrio si era conficcato vicino alla coscia, provocando una forte emorragia. L’intervento provvidenziale dell’uomo: "Ho messo in pratica quanto imparato nei corsi".

Cade in bici e rischia la vita. Vigile del fuoco di passaggio un eroe per il giovane ciclista

L’ha visto lì a terra, dolorante, con il sangue che gli fuoriusciva copioso da una gamba e l’ha soccorso immediatamente salvandogli la vita. L’angelo della strada è Alessandro Scenini, vigile del fuoco che ha compiuto un gesto di assoluto senso civico, permettendo ad un giovane, caduto rovinosamente con la sua bici, di salvarsi. Ieri mattina Alessandro, fuori servizio, stava transitando per le vie della città quando ha visto un ragazzo caduto a terra con la bici in via Carducci, all’altezza di via Trieste. Cose che capitano, il terreno era anche bagnato per la pioggia. Quel che non capita quasi mai è che il manubrio ti si conficchi vicino alla coscia, provocandoti una forte emorragia.

"L’ho visto lì per terra e, sinceramente, mi sono accorto subito che dalla sua gamba fuoriusciva una grande quantità di sangue – ci ha detto Alessandro –. Io ero lì a 20 metri e non ci ho pensato un attimo, sono intervenuto immediatamente cercando di tamponare la ferita in attesa dell’arrivo dell’ambulanza. Mi sono accorto che era un ragazzo che conoscevo, ma ho messo subito in pratica quanto imparato nei corsi di pronto soccorso effettuati per il mio lavoro". Il ragazzo è stato trasportato immediatamente in ospedale dove è stato operato d’urgenza. Dalle prime notizie sarebbe fuori pericolo.

"Mi sono poi recato in ospedale – conclude Alessandro -, ho trovato lì i genitori che mi hanno ringraziato. I medici mi hanno confermato che il mio intervento tempestivo ha contribuito in maniera decisiva a salvar la vita al ragazzo. In questi casi anche i secondi sono decisivi. I corsi di pronto soccorso sono importanti, io l’ho fatto in quanto vigile del fuoco e quindi per lavoro, ma secondo me dovrebbe farlo anche la gente comune, perché per intervenire in un caso del genere, bisogna avere le giuste competenze".