Sondrio - Un progetto di inclusione riservato ai detenuti o a chi è nel post pena. Si è conclusa nei giorni scorsi la terza edizione del progetto formativo dedicato all’agricoltura, già sperimentato nel corso dell’estate 2019 e 2020.
"Agricoltura di montagna: un’opportunità di inclusione sociale e lavorativa" rientra all’interno di "Porte Aperte 2021-2022: percorsi dentro e fuori dal carcere per l’inclusione sociale di persone adulte entrate in contatto con il circuito penale" che racchiude diverse iniziative di carattere formativo, lavorativo, di accompagnamento socio educativo di persone che hanno vissuto e/o che stanno vivendo un’esperienza carceraria, dando la possibilità a quest’ultime di apprendere nuove competenze e conoscenze tecnico-teoriche, di sperimentarsi in nuovi contesti positivi e di intraprendere percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Da anni "Forme Impresa Sociale" partecipa al progetto "Porte Aperte", di cui è capofila.
Anche quest’anno, oltre ad un percorso di formazione teorica e qualificante sono stati attivati tre percorsi di tirocinio, all’interno di alcune aziende agricole del territorio valtellinese (della durata media di 3 mesi ciascuno), rivolti sia a persone detenute nel carcere di Sondrio che a persone all’esterno sottoposte a provvedimenti restrittivi dall’autorità giudiziaria o nel post-pena entro 1 anno. "Il lavoro di sensibilizzazione e di rete con le aziende del territorio al tema inclusione adulti in difficoltà, rappresenta un elemento di fondamentale importanza per lo sviluppo di occasioni e opportunità che consentano ai beneficiari di sentirsi parte di una comunità, al di là dei propri errori e inciampi di percorso – dichiara Alberto Fabani, referente del Progetto per conto della Cooperativa Forme –. Anche quest’anno, in parallelo allo sviluppo di percorsi formativi ad hoc sul tema agricoltura di montagna e territorio valtellinese, si è lavorato molto sul potenziamento della rete e delle alleanze con le realtà aziendali del settore agricolo. La formazione teorica è stata condotta da un tecnico agronomo della Fondazione Fojanini di Sondrio, facente capo all’Ente Accreditato di Formazione "IAL LOMBARDIA (Sede di Lecco e Morbegno)". Una collaborazione che dura ormai da tanti anni.
"Nell’ambito delle attività didattiche la Fondazione Fojanini dedica una particolare attenzione ai percorsi formativi rivolti alle persone che presentano alcune fragilità e che devono reinserirsi nel contesto lavorativo e sociale - dichiara Paola Draicchio, Tecnico Agronomo della Fondazione Fojanini -. Il settore primario infatti favorisce progetti di inclusione".