di Manuela Marziani
Ci sono voluti 117 anni per fare pace e ricomporre una storia di antagonismo intellettuale. Teatro di quello che potrebbe essere un armistizio è stato il Parlamento della Navarra, dove ieri si sono incontrati i discendenti di Camillo Golgi e Santiago Ramón y Cajal, due autorevoli scienziati che vinsero ex aequo il Premio Nobel per la Medicina nel 1906, ma che furono in disaccordo su aspetti riguardanti le loro ricerche scientifiche. Le cronache raccontano di una cerimonia di consegna dell’importante riconoscimento che si sarebbe svolta in un’atmosfera molto tesa a Stoccolma, dove i due premiati non si strinsero la mano e questo costò caro a Golgi. Per avere una riappacificazione, sono dovuti passare più di un secolo e diverse generazioni.
A stringersi la mano sono stati Andrea Golgi, figlio di un cugino di Camillo che proprio ieri ha compiuto 80 anni, e la marchesa Maria Urioste Ramón y Cajal, bisnipote diretta del medico spagnolo. "Un momento emozionante – ha raccontato Andrea, arrivato in Spagna da Pavia con i figli Giovanni ed Edoardo e la moglie Carmen Solazzo, non il padre che non se la sentiva – Ci siamo messi uno a fianco all’altra e ci siamo stretti la mano". È stata la console onoraria a Pamplona Luciana Schiavarelli a volere la riconciliazione, insieme all’ambasciata italiana a Madrid, tramite la responsabile per la Cultura Teodora Danisi. L’occasione, una mostra sul viaggio compiuto in Italia nel 1903 da Santiago Ramón y Cajal. "Io non sono né medico né biologo – ha aggiunto Andrea – Sapevo che il mio antenato aveva effettuato degli studi sul sistema nervoso, l’apparato di Golgi, ma non mi erano noti gli studi compiuti da Santiago Ramón y Cajal, mi sono informato".
L’occasione per fare pace dopo 117 anni è arrivata quando la famiglia Golgi ha ricevuto l’invito ufficiale a presenziare insieme a Urioste Ramón y Cajal, che vive a Madrid, all’inaugurazione della mostra fotografica. Oggi poi le celebrazioni proseguiranno con il gemellaggio tra Petilla de Arágon, piccolo paese in cui nacque Ramón y Cajal, e Corteno Golgi in provincia di Brescia, che diede i natali a Camillo Golgi. Toccherà ai sindaci dei due centri stringersi la mano e firmare un accordo per costituire una più ampia rete europea di località d’origine di Premi Nobel in modo da favorire scambi fondati sul turismo culturale e la divulgazione scientifica, promuovendo la tutela dell’ambiente rurale.
Poi ognuno rientrerà, ma secondo Andrea Golgi non passerà molto tempo prima di un nuovo incontro: i parenti di Ramón y Cajal sarebbero pronti a ricambiare la visita in Italia e anche a Pavia, come fece il loro avo esattamente 120 anni fa.