La consegna dell’opera finita sarebbe dovuta avvenire lo scorso dicembre, dopo 15 mesi stimati di lavori, ovviamente se questi fossero iniziati come previsto nel 2023. La realtà è che devono ancora partire gli espropri. Va tuttavia registrato un passo avanti per il mai nato – finora – ma da anni avversato svincolo della Sassella, ovvero il cavalcavia che permetterà di togliere la rotonda all’imbocco della tangenziale di Sondrio sul confine con Castione Andevenno, responsabile di gran parte degli incolonnamenti quotidiani che diventano kolossal nei fine settimana o durante le vacanze. Nell’avviso di Simico, Società Infrastrutture Milano Cortina 2026, si apprende, infatti, che è stata indetta la Conferenza di servizi decisoria sul progetto del cavalcavia e poiché per la realizzazione dell’opera è necessario attivare tempestivamente le procedure di espropriazione per pubblica utilità, le ditte e i portatori di interesse pubblici e privati interessati – si parla di vigneti, campi, orti e terreni boscati per circa 30mila metri quadrati – potranno presentare le proprie osservazioni da valutare entro il 3 febbraio. Quindi prenderà il via l’iter che porterà all’aggiudicazione dei lavori e al via, anche se con ogni probabilità il cavalcavia arriverà a Giochi olimpici invernali ampiamente conclusi. Medesimo discorso per l’altro cavalcavia, quello che dovrebbe sorgere al Trippi. Sara Baldini
CronacaCavalcavia Sassella. L’ora delle osservazioni a difesa degli espropri